Al Chiostro Nina Vinchi una lezione di uncinetto e biologia marina
Venerdì 9 luglio al Chiostro Nina Vinchi si terrà il nuovo appuntamento del ciclo di incontri Ogni volta unica la fine del mondo sarà. L'incontro, "1° Mondeggiamento: punto corallo", sarà una lezione di uncinetto e biologia marina, condotta da Martina Motta e Giovanni Chimienti, “moderati” da Marta Cuscunà.
L'incontro
L'incontro si ispira a Crochet Coral Reef di Christine e Margaret Wertheim, opera presentata alla Biennale di Venezia nel 2019. Un incrocio tra scultura e modello botanico, realizzato da oltre diecimila partecipanti che hanno contribuito a creare una enorme serie di barriere coralline fatte all'uncinetto. Il pubblico potra? sperimentare la tecnica dell'uncinetto grazie alla guida di Martina Motta, ricercatrice e docente di design della maglieria, ascoltando Giovanni Chimienti, ricercatore del dipartimento di biologia dell'Universita? di Bari, che ha guidato una spedizione di ricerca per lo studio dei coralli neri nel Mar Adriatico, portando alla luce nuove informazioni su ambienti di profondità ancora poco conosciuti, ma già in serio pericolo.
Martina Motta è Assegnista di Ricerca e docente presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Qui si occupa e insegna scenari della moda contemporanea, design della maglieria e design tessile, lavorando sulla convergenza di tecniche manuali tradizionali con tecnologie avanzate, sull'evoluzione della rappresentazione digitale dei prodotti tessili, sulla valorizzazione del
design, dei processi e dei prodotti sostenibili all'interno questo specifico settore industriale.
Giovanni Chimienti è Ricercatore in Zoologia presso l’Università degli Studi di Bari e National Geographic Explorer. I suoi studi sono incentrati sui coralli e sugli ambienti marini profondi. Collabora con la FAO in qualità di esperto di coralli di profondità. Per i suoi studi, Chimienti è stato premiato dalla Società Italiana di Biologia Marina, dall’Unione Zoologica Italiana, dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dalla Deep-Sea Biology Society e dal Principe Alberto II di Monaco.