“La umana commedia” «Scene dantesche ritrovate in 90 e più ex~voto»
“La umana Commedia”
«Scene Dantesche ritrovate in 90 e più ex~voto»
Casa del Manzoni – Via Morone, 1 – Milano Dal 25 marzo 2021 al 25 gennaio 2022
La Fondazione P.G.R - Per Grazie Ricevute è all’ottava esposizione al primo piano di Casa del Manzoni dove si trova la Galleria degli ex~voto. La mostra “La umana Commedia” «Scene Dantesche ritrovate in 90 ex~voto», dal 25 marzo 2021 al 25 gennaio 2022.
Con la presente mostra la Fondazione partecipa alle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante. Lo fa a suo modo e, per la sua storia, in una maniera inusuale: per la prima volta infatti tavolette e testi sono coprotagonisti delle pareti espositive.
Se la Divina Commedia è stata spesso illustrata, il visitatore troverà qui qualcosa di diverso: l’accostamento ai versi del Poeta di opere d’arte povera, spesso d’autore ignoto, nate per altro scopo. Non si avrà sempre – eppure qualche eccezione c’è – una corrispondenza perfetta tra immagini e testi, ma una serie di rimandi, rinvenimenti, richiami, coincidenze, di volta in volta più o meno grandi, più o meno precisi, sempre però – ne siamo convinti – sorprendenti. È questo un segno di quanto nel profondo Dante è entrato nella cultura (anzitutto) italiana, anche in quella popolare? O, piuttosto, si tratta di un semplice caso? Starà al visitatore dire la sua. Specialmente se lo riterrà fortuito, la mostra invita a riflettere almeno su un altro dato. Gli ex~voto raccontano storie quotidiane, di uomini e donne normali, che potremmo essere (stati) tutti noi. Nella giustapposizione tra testi e immagini emerge così la capacità di Dante, pur descrivendo un viaggio e un mondo ultraterreni a noi lontanissimi, di illustrare anche momenti di vita in realtà comuni e frequenti, condivisibili e riconoscibili; di parlare cioè a tutti, ancora oggi.
L’allestimento è ispirato alle inconfondibili geometrie primarie di Piet Mondrian. Si tratta di una decisione in aperto contrasto con l’iconografia a tradizionale, ma è scelta ponderata e voluta: non si tenta di ricostruire nella sua interezza il viaggio di Dante, ne di calarlo in un percorso figurativo organico. Ci si sofferma al contra- rio su momenti singoli, cercando di cogliere che cosa unisce espressioni artistiche all’apparenza tanto distanti. Non è un caso che i materiali – e i testi e le immagini – siano inseriti in cornici neoplasticiste che si toccano e si uniscono tra loro senza soluzione di continuità (sfi dando non solo lo spazio, ma anche il tempo). Si è indotti così a una serie di collegamenti non sempre scontati, ma a ben vedere ineludibili: antico e moderno, poesia e matematica, realtà e astrazione, vissuto in prima persona o sentito dire, saputo e sognato. È, infine e soprattutto, un altro modo per provare ad afferrare quella complessità della realtà umana di cui ci parlano sia il Poeta sia gli ex~voto.
Verità o invenzione? – si diceva – sogno o realtà? Domande necessarie, oltre che antiche, ma che lasciamo al visitatore. Le parole notissime, eppure mai esauste, di Dante, dopo la lunga peregrinazione infernale: «E quindi uscimmo a riveder le stelle». Il Poeta parla al plurale: pensa a Virgilio, suo compagno in quell’estenuante confinamento nell’oltretomba, ma ci piace credere che pensasse un po’ anche a noi.
Orari di apertura:
mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle ore 13 giovedì e sabato dalle ore 14 alle ore 19 chiuso lunedì, martedì e domenica consultare il sito www.pergraziericevute.it Ingresso libero
cel. 388 7727117 l.fuolega@pergraziericevute.it www.pergraziericevute.it