Le donne, i cavallier, l'arme e... Aperitivo con Leonardo da Vinci
La galleria Pisacane Arte, in associazione con Mani in Pasta, inaugura mercoledi? 26 settembre, dalle ore 18.30 i n via Pisacane 36 a Milano, la personale, in anteprima, dell'architetto e studioso Giancarlo Prandelli, Le Donne, i Cavallier, l'Arme e....
In occasione del lancio della produzione artistica di Giancarlo Prandelli la Galleria Pisacane
Arte e Mani in Pasta avranno il piacere di offrire ai visitatori un aperitivo esclusivo. Inoltre
durante la serata sara? presentato una breve anteprima del musical “Il Volo di Leonardo”
scritto e diretto da Michele Visone e gia? presentato in esclusiva lo scorso Aprile presso il Teatro delle Luna di Milano, con grande successo di pubblico.
Nel 2019 avranno luogo in tutta Italia le Celebrazioni per il Cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, le maggiori citta? italiane presenteranno palinsesti ricchi di eventi, mostre ed iniziative per rendere omaggio al genio italiano per eccellenza, all'interno di questo zeitgeist, si colloca l'evento di lancio di Giancarlo Prandelli, esposto in anteprima esclusiva presso la Galleria Pisacane Arte.
??Il percorso espositivo comprende circa trenta opere tra cui le collezioni di disegni a matita, inchiostro, china e sanguigne, dedicate ai soggetti piu? amati da questo artista: le Donne, con rappresentazioni di figure femminili di riferimento per la cultura Rinascimentale, come ad esempio il ritratto di Beatrice D'Este, o ancora dettagli rivisitati di opere di Leonardo da Vinci, come la celeberrima Gioconda; i Cavallier con i ritratti di alcune delle figure piu? emblematiche della nostra storia, come Publio Cornelio Scipione, grande condottiero romano, e l'Arme con la reinterpretazione delle piu? celebri scene di battaglie, come la Battaglia di Anghiari. Una particolare sezione sara? poi dedicata all'Architettura, da sempre presente nella vita di Giancarlo Prandelli e sua prima professione, con una serie di disegni dedicati a progetti di visionaria bellezza.
I visitatori potranno cosi? fruire di una presentazione a tutto tondo della produzione di questo complesso artista, riuscendo a captarne le varie declinazioni che l'hanno influenzato fina dalla sua infanzia. Prandelli si e? sempre definito l'ultimo allievo di Leonardo da Vinci, non solo come custode del suo codice, ma anche per il suo tocco inconfondibilmente Rinascimentale. E' senza dubbio un artista enigmatico che coinvolge il fruitore su diversi piani, da quello prettamente estetico, fino a quello piu? filosofico, invitandolo a percorre con lui l'elaborazione di un pensiero o meglio del ragionamento che ha dato vita al flusso artistico dell'opera stessa. Ecco che il dialogo tra l'artista e il fruitore diventa una stimolazione celebrale,in questo contesto Prandelli si pone come una anello di congiunzione fra la Maniera Rinascimentale e il Concettualismo Contemporaneo.
E? molto importante sottolineare la sua autonomia intellettuale e creativa rispetto all'operato
di Leonardo da Vinci, le immagini Prandelliane non sono copie o rifacimenti del maestro ?toscano, lo scopo del nostro artista e? si? la riproduzione di soggetti leonardeschi, ma alla luce ?del pensiero, cioe? del Flusso di Coscienza, che ha attraversato Leonardo da Vinci nel ???momento in cui ha concepito i suoi dipinti.
Prandelli vuole quindi gettare luce sui pensieri che hanno generato i soggetti piu? enigmatici della storia dell'arte per farli arrivare alla mente dello spettatore contemporaneo cosi? come si sarebbero formati nella mente nel genio leonardesco. Il tutto rielaborato secondo il Codice P, cioe? il Codice Prandelli, che segue logiche e linguaggi ben definiti, creati negli anni dall'artista.
Cosi?, ad esempio, nell'opera “Belle Ferroniere” e? riprodotto il soggetto omonimo di Leonardo da Vinci, l'opera e? da sempre avvolta dal mistero sull'identita? della donna rappresentata, elemento assai usuale per Leonardo da Vinci. In particolare le due ipotesi piu? accreditate sono: Beatrice D'Este, moglie di Ludovico il Moro, oppure Cecilia Gallerani, amante di quest'ultimo. Quello che e? certo e? che la donna rappresentata sia la stessa de L a “Dama con l'ermellino”. Pur non ritrovando le tipiche scritte del Codice P, l'opera restituisce quel non so che di misterioso. Il primo piano offre una percezione assai penetrante dell'opera, lo spettatore si sente scrutato dallo sguardo indagatore della misteriosa dama, il ritratto porta con se un'atmosfera sospesa, onirica resa perfettamente dall'intensita? conferita al disegno dalla tecnica a sanguigna molto amata dall'artista.
Un altro dei soggetti piu? indagati da Prandelli e? la “Battaglia di Anghiari”, la famosissima battaglia era stata rappresentata da Leonardo da Vinci per ricoprire tutta l'ala destra del Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. La rappresentazione era un virtuoso esercizio di movimento e dinamicita?, lo scontro tra le truppe fiorentine e milanesi del 1440 fu cosi? occasione di studio, soprattutto per la forza che dovevano esprimere i cavalli in
?movimento. E' proprio su questo terreno che Prandelli si confronta con il suo maestro: lo studio del dinamismo dei cavalli . E' senza dubbio molto suggestiva la visione speculare, come se uno specchio d'acqua riflettesse la scena, questo e? un elemento identificativo dell'arte prandelliana, anche il Codice P e? spesso scritto da destra verso sinistra. Ritroviamo ai bordi di tutta l'opera scritte e brevi appunti, che ci fanno ripercorrere il cosi? detto Flusso di Coscienza legato alla creazione dell'opera originale.
Nota Informativa:
Degni di nota sono i quaderni e i libri che Prandelli ha scritto, postillato e disegnato sempre seguendo le regole del Codice P, che hanno contribuito ad innalzare la sua opera a vera e propria Filosofia.