Memorie del tempo: la mostra sui luoghi abbandonati
La possibilità per un fotografo di visitare luoghi e ambienti abbandonati – e di poterlo fare trasformando la visita in un’indagine minuziosa – conduce a risultati tra loro collegati dalle riflessioni che la visita stessa suggerisce. Anzitutto il passato e lo splendore che ha animato questi ambienti in rovina; le tracce che permangono, infatti, rievocano anni di luminosità, magnificenza, vita vissuta. Tutto questo contrasta però con il senso di vuoto e di silenzio che, unitamente ai segni disgregatori del tempo, sono visibili oggi.
Sensazioni che accompagnano il visitatore e ripropongono visioni e ricordi riferibili a un antico splendore. Evidente dicotomia: da un lato il tempo apparentemente fermo, in attesa di un improbabile ritorno agli antichi fasti; dall’altro il tempo che fugge inesorabile e divora ogni cosa.
Ville, palazzi nobiliari, castelli e fabbriche sono le mete predilette per l’esplorazione urbana: quando si entra in questi luoghi non è raro scoprire oggetti dimenticati, fermi nella loro staticità, quasi fossero in attesa del ritorno del legittimo proprietario. Sono luoghi che recano in sé affascinanti e misteriose storie di vita quotidiana che la fantasia può trasporre in storie d’amore, tradimenti, tracolli finanziari, finanche omicidi! È certo: i fantasmi delle anime che hanno popolato questi ambienti vagano sospesi...accompagnando l’occasionale ospite verso inusuali pensieri.