Milano capitale della salute del cuore
Insieme per la salute del cuore: il 27 e 28 Giugno andrà in scena “Together VT” , un congresso scientifico di respiro internazionale presso il San Raffaele di Milano.
Due italiani su 100, sopra i 15 anni, soffrono di fibrillazione atriale. Nelle persone in età compresa tra i 65 ed i 75 anni la percentuale sale al 4-5% per arrivare al 10,7% nei pazienti di età superiore agli 85 anni. Cresce il rischio cardiologico in Italia. Per questa ragione proteggere e monitorare il cuore, fin dall'età scolare, è di fondamentale importanza. Contraddistinte da un’alterazione del ritmo del cuore, le aritmie cardiache sono in genere distinte in tachicardie e bradiaritmie. Le prime si caratterizzano per un battito più veloce della norma, mentre nelle seconde il muscolo cardiaco pulsa più lentamente di quanto dovrebbe. Tra tutte le aritmie, la più diffusa è la fibrillazione atriale, ma dal punto di vista prognostico la tachicardia ventricolare è la più seria e complessa da trattare. Recenti indagini a livello nazionale ed europeo stimano in oltre 5000 i casi di gravi tachicardie ventricolari in Italia, recidivanti e refrattarie alle cure tradizionali, che abbiano necessità di trattamento elettrofisiologico ed eventualmente chirurgico a 360 gradi. Tecniche innovative, nuove evidenze e direzioni future del mondo articolato delle aritmie ventricolari e nelle alterazioni del ritmo cardiaco; gestione clinica e procedure all’avanguardia nell’ambito degli interventi di ablazione in generale; su questi ed altri temi il 27 e 28 Giugno a Milano andrà in scena “Together VT” un congresso scientifico di respiro internazionale, per testimoniare gli sviluppi in questo campo scientifico e di ricerca. Il congresso sarà l’occasione per fare il punto sui progressi in ambito diagnostico ed organizzativo; verranno inoltre presentate in anteprima nuove tecniche per la localizzazione e l’eliminazione delle aree aritmiche, soprattutto di quelle meno evidenti e più complesse da individuare. Nuove tecniche di mappaggio, utilizzate per ricostruire l'anatomia delle strutture cardiache al fine di guidare le procedure di ablazione di numerose aritmie cardiache. In particolare la nuova frontiera è oggi rappresentata da nuove metodologie non invasive già impiegate nella radioterapia, che permettono di trattare alcune aree del cuore senza la necessità di utilizzare sonde per colpire i focolai elettrici responsabili di alcune aritmie.
Alla regia dell’evento il Dottor Paolo Della Bella, primario dell’Unità di Aritmologia ed Elettrofisiologia cardiaca dell’ IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, un centro all’avanguardia nel trattamento di tutti i tipi di aritmie cardiache e di riferimento a livello internazionale per la formazione. “La preminenza di questa unità- spiega il prof Paolo Della Bella Primario dell’unità- risulta dall’incontro tra l’unicità dell’esperienza posseduta dallo staff nelle tecniche ablative endocardiche ed epicardiche, le più avanzate apparecchiature disponibili e l’interazione tra elettrofisiologia ,cardiochirurgia, esperti di scompenso cardiaco che, nel Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, trovano le condizioni per agire in sinergia. Il trattamento della tachicardia ventricolare- spiega il Dottor Della Bella- è di fondamentale importanza, poichè si tratta dell'aritmia associata all'arresto cardiaco. Una patologia responsabile di una elevatissima mortalità e di grosso impatto mediatico quando ad esempio colpisce personaggi del mondo dello sport.
“Si ritiene che l’ incidenza di malattia coronarica nel nostro paese renda ragione del fatto che oltre il 50 per cento degli eventi insorga nel contesto della cardiopatia ischemica. Negli ultimi anni, grazie all'affinamento delle tecniche diagnostiche- prosegue Paolo della Bella- abbiamo documentato che il 30% delle aritmie insorgono nel contesto di altre cardiopatie, cosiddette non ischemiche, che spesso riguardano processi di alterazione o degenerazione delle cellule del cuore. Se vogliamo parlare di trattamenti, da un registro 2016 delle oltre 7700 ablazioni effettuate in Italia, risulta che circa il 10% era mirato al trattamento di aritmie ventricolari”.
“Le principali aritmie cardiache - spiega il dottor Della Bella - vengono trattate tramite lo studio elettrofisiologico; ablazione transcatetere; impianto di elettrostimolatori cardiaci;impianto di defibrillatori; CRT (Terapia di Risincronizzazione cardiaca) per il trattamento dello scompenso cardiaco;attività di espianto di cateteri, pacemaker e defibrillatori infetti o disfunzionanti”. Il congresso del 27 e 28 Giugno porrà le basi per un confronto di elevato profilo, grazie alla partecipazione al tavolo dei relatori di ricercatori e cardiochirurghi di fama internazionale”.
Il futuro è tracciato: diagnosi precoce, esperienza clinica, dotazione tecnica, approccio multidisciplinare, pattern organizzativi di alto profilo consentono di affrontare in maniera efficiente aritmie anche complesse, extrasistolia ventricolare, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, nel paziente esente da cardiopatie ma soprattutto nel contesto di cardiopatie strutturali.
(L'evento è su iscrizione. Aperto alla stampa)