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Milano Fashion Week: urban chic per la quinta giornata

Rigore formale ma anche tanta ispirazione street style: sulle passerelle milanesi dominano i contrasti, per creare un'icona femminile che non rinuncia a cambiare stile ogni giorno. In pedana Byblos, Dolce & Gabbana e Versus tra gli altri

L'ispirazione viene quasi sempre da un dettaglio insolito. Un tessuto, una cucitura, una stampa. Lo street style sbarca nella moda  pret a porter per diventare simbolo d'eleganza.

Da Marni è il taglio raglan delle maglie sportive (con le linee oblique sulle spalle) a farla da padrone. Il particolare delle felpe da campus universitario diventa elemento caratterizzante di abiti, tuniche, con colori vivaci per le stampe. L'abbigliamento sportivo scende in passerella reinventandosi completamente, le linee morbide si sposano con la figura femminile armonizzandola ed esaltandola.

domenica-missoniLa donna Byblos, alla Loggia dei Mercanti, è selvaggiamente chic. Manuel Facchini interpreta la bellezza estrema della natura per trasferirla nei tessuti. Fibre stampate, chiné con motivi geometrici che ricordano la livrea di certi rettili ed insetti: le maglie con profili a vivo sembrano creste preistoriche appena riaffiorate dalla terra, squame di lucertola, nervature di una foglia.

Dolce & Gabbana, nello showroom di Viale Piave, aprono i cassettoni delle mamme siciliane per recuperare il bianco immacolato  di certi corredi da dote. Il pizzo, il macramè, il lino, la seta abbondano su tutti gli indumenti. Ricami in rilievo che esaltano guepiere, chemisier, tubini, tuniche e cappe. Una trama fine come quella di un fiocco di neve, per rendere omaggio alla Trinacria e per un ritorno alle origini nello stile della maison.

Tutta altra musica da Missoni, che saluta il motivo geometrico che ha fatto la fortuna della griffe, per osare con nuove spazi e linee: gli abiti patchwork sono lavorati come un kimono, tra intrecci e  simmetrie zigzagate. Abiti alla caviglia, maxi gilet, spacchi vertiginosi che da terra salgono per scoprire la gamba. A rendere ancora più misteriosa  la donna di Ottavio Missoni, i cappelli a larga falda squadrata. Il nylon è il tessuto di riferimento per questa collezione.

Cristopher Kane, a cui Donatella Versace ha ceduto il timone di Versus, propone una linea che reinterpreta classici stilemi della moda inglese: il tartan e le stampe a fiorellini si imprimono sui tubini stretch, diventati marchio di fabbrica della casa della Medusa. Tra formale e fanciullesco, tra chic e choc,  ecco miniabiti pop multidrappeggio, indossati con zeppe dal tacco in sughero, per creare un quadro astratto e sempre sexy.

Insieme a Brioni, Marco De Vincenzo, Aquilano Rimondi e Ter et Bantine, chiude questa quinta giornata di sfilate la passerella di Salvatore Ferragamo.

Anche la maison campana rinuncia a qualunque fronzolo, in nome di uno stile che sia minimale ma di classe. Gli abiti, lunghi e vaporosi – in seta, popeline, chiffon – vanno portati con sandali bassi alla schiava. Gli chemisier arrivano al ginocchio, le tuniche presentano dettagli sullo scollo. Il tailleur è strizzato per esaltare il punto vita e i colori dominanti sono il kaki, il caramello, il verde petrolio e il viola.

La primavera estate 2011 ci riserverà ancora molte sorprese? Lo scopriremo nella giornata di lunedì.

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