'L'Europa della luce', ultimi giorni per visitare la mostra di de La Tour a Palazzo Reale
Sono gli ultimi giorni in cui è possibile visitare a Palazzo Reale Georges de La Tour: l'Europa della luce. La mostra è accessibile - sempre su prenotazione - fino a domenica 27 settembre.
Ad aspettare i visitatori le straordinarie opere del maestro francese del Seicento e di altri pittori coevi.
La mostra
"Considerato unanimemente come uno dei più celebri artisti del Seicento - spiegano gli organizzatori dell'esposizione -, Georges de La Tour non esisterebbe se non esistesse la storia dell’arte. Sconosciuto per più di due secoli, fu 'resuscitato' da Herman Voss, un grande studioso tedesco che, nel 1915, scrisse un articolo per attribuirgli due dipinti. La sua pittura è caratterizzata da un profondo contrasto tra i temi 'diurni', crudamente realistici, che ci mostrano un'esistenza senza filtri, con volti segnati dalla povertà e dall'inesorabile trascorrere del tempo e i temi 'notturni' con splendide figure illuminate dalla luce di una candela: modelli assorti, silenziosi, commoventi".
Oltre ai dipinti di de La Tour, il pubblico potrà fare un confronto con gli altri grandi artisti del suo tempo, come Gerrit van Honthorst, Paulus Bor e Trophime Bigot. L'obiettivo della mostra è far riflettere sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, per affrontare i profondi interrogativi che ancora avvolgono l'opera di questo misterioso artista.
Le opere presenti a Palazzo Reale provengono dalle più grandi istituzioni internazionali come la National Gallery of Art di Washington D.C., il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la Frick Collection di New York, il S. Francisco Fine Art Museum, il Chrysler Museum di Norfolk e la National Art Gallery di Leopol. Tra i capolavori in mostra di De La Tour opere straordinarie come Maddalena penitente, La rissa tra musici mendicanti, Il Suonatore di ghironda col cane, Il denaro versato, I giocatori di dadi, La negazione di Pietro, Giovane che soffia su un tizzone, Educazione della Vergine.