Neon, installazioni e suoni: la nuova mostra dedicata al misterioso Club30
Da lunedì 19 aprile a venerdì 16 luglio la Galleria Viasaterna ospita la mostra Dancing30 di Kings, duo artistico costituito da Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, con una selezione di opere che include neon, collage, installazione sonora, scrittura e wallpaper.
La mostra introduce la misteriosa storia del Club30, locale dance abbandonato e senza tempo, posto al civico mancante di via Leopardi, tra il ventotto e il trentadue. Un’insegna ne svela la presenza e invita a entrare seguendo l’eco della sua musica.
La misteriosa storia del Club30
In quell’edificio senza numero “i lavori di ristrutturazione erano appena iniziati quando un giorno avvenne la scoperta. In un’intercapedine tra le scale e il muro portante, avvolto da un nastrino rosso, un pacco di lettere era nascosto con cura. Lettere scritte a mano su carta papiro raccontavano la storia del Club30”.
Un luogo surreale, popolato da maschere mitologiche, apparizioni animalesche, donne bellissime ed eleganti signori dell’alta società dal sapore buzzatiano o, ancora, provenienti dall’immaginario del Kubrik di Eyes Wide Shut. Personaggi di cui si scorgono i volti nelle opere a collage di piccole e grandi dimensioni, sovrapposti, ritagliati minuziosamente da altri libri, documenti, stampe in edizione, figurine, tutte combinate insieme, come nell’opera di Dolls House di Max Ernst, dove si trovano all’interno di stanze e finestre affollate di un intero palazzo che rimandano ai gironi danteschi o alla Torre di Babele, in una molteplicità di intrecci complessi. E ancora: immagini iconografiche, come Veneri rinascimentali, affiancate dai ritratti di Andy Warhol, Le Corbusier. Immagini e figure archetipiche, in grado di sospendere e condensare nuovi mondi di relazioni parlanti e in potenza.
L'opera neon "Wanna Dance"
Dopo i personaggi il visitatore incontra il monito, l’invito: l’opera neon "Wanna Dance" su tenda argento agisce come un apripista per coloro che proseguono il percorso alla scoperta di questo luogo, con la musica dal piano inferiore che avvolge piano piano, inducendo ad accogliere il messaggio del neon a inseguirne la danza. Ad attendere il visitatore vi sono un’installazione luminosa e le note delle tracce musicali inedite, non riconducibili a un tempo e a uno stile precisi, selezionate dagli artisti. La loro musica avvolge il volume scuro di tutta la stanza, in cui le parole neon Cigarettes after Sex rendono tutto più vivo e in attesa, come se il concerto fosse appena terminato o stesse per iniziare.
La musica come fonte di libertà
È proprio dalla musica, fonte inesauribile di ispirazione e sperimentazione per gli artisti, che si estende una nuova concezione capace di liberare l’arte e lo spazio; generando una nuova storia, tra neon di colori brillanti e diaframmi di figure disparate, in cui parola, suono, figurazione si incontrano in un turbinio di segni e stratificazioni.
La mostra è su appuntamento. Per maggiori informazioni visitare il sito della galleria.