Al Mudec le foto mimetiche dell'artista cinese
La fotografia mimetica di Liu Bolin arriva al Mudec dal 15 maggio al 15 settembre in occasione della mostra 'Visible Invisible'. L'artista cinese è noto in tutto il mondo per le sue performance mimetiche, in cui, grazie a un accurato body painting, il suo corpo risulta pienamente integrato con lo sfondo.
L'esposizione
"Luoghi emblematici, problematiche sociali, identità culturali note e segrete - scrivono gli organizzatori -. Liu Bolin fa sua la poetica del nascondersi per diventare cosa tra le cose, per denunciare che tutti i luoghi, tutti gli oggetti, anche i più piccoli, hanno un’anima che li caratterizza e in cui mimetizzarsi, svanire, identificarsi nel Tutto: una filosofia figlia dell’Oriente, ma che ha conquistato il mondo intero, soprattutto quello occidentale".
(Migranti, Liu Bolin)
Il focus dell'artista è sulle contraddizioni tra passato e presente, tra il potere esercitato e quello subito. Dietro lo scatto fotografico che si conclude in un momento c’è lo studio, l’installazione, la pittura, la performance dell’artista: un processo di realizzazione che dura anche giorni, a dimostrazione di come un’immagine fotografica artistica non sia mai frutto di un caso, ma la sintesi di un processo creativo spesso complesso, che rivela la coscienza dell’artista e la sua intima conoscenza della realtà in tutta la sua complessità.
Il percorso espositivo è stato pensato e realizzato appositamente per gli spazi del Mudec. A promuovere la mostra, a cura di Beatrice Benedetti, il Comune di Milano-Cultura, Mudec; a produrla 24 Ore Cultura, in collaborazione con Boxart Gallery.