Al Teatro Dal Verme la mostra dedicata al soprano Solomia Krushelnytska
Dal 2 al 5 novembre il Foyer del Teatro Dal Verme di Milano ospita una mostra dedicata a Solomia Krushelnytska, una delle cantanti liriche più apprezzate del XX secolo, in occasione del 150esimo anniversario dalla sua nascita.
La mostra, parte del progetto "Solomiya Art Project" fondato da Yuriy Yurov e Ninel Babienko, viene presentata per la prima volta in Italia grazie all’iniziativa dell’Associazione Culturale "Rinascita Dell'Ucraina", con il patrocinio dell’Ambasciata d’Ucraina in Italia e del Consolato Generale d’Ucraina a Milano, in collaborazione con l’Area Spettacolo del Comune di Milano. Il progetto presenta le opere di famosi artisti ucraini uniti da un obiettivo: ricreare l'immagine della grande cantante, figure eccezionali con cui ha lavorato e comunicato, per rappresentare gli splendidi angoli dell'Ucraina e dell'Italia associati a Solomia Krushelnytska.
L'inaugurazione si è tenuta il 2 novembre alle 14. La mostra è aperta al pubblico dalle 14 alle 18, ad ingresso libero. Si entra da via Puccini.
Solomiya Krushelnytska (1872–1952) nacque nella regione di Ternopil (allora territorio dell'Austria-Ungheria), studiò e mosse i primi passi sulla scena professionale a Leopoli, diventò una diva d'opera di fama mondiale in Italia dove arrivò, a Milano, nel 1893 per perfezionarsi. Negli ultimi anni della sua vita fu a Leopoli, dove tramandò la sua ricca esperienza creativa agli studenti dei conservatori. Il noto musicologo italiano Rinaldo Cortopassi ha così definito il posto del cantante nella storia dell'arte operistica: "Nei primi decenni del XX secolo, i palcoscenici dell'opera mondiale erano dominati da quattro uomini: Battistini, Caruso, Titta Ruffo, Chaliapin. E solo una donna è riuscita a raggiungere le loro vette e diventare uguale a loro. Era Solomiya Krushelnytska".
Fu particolarmente celebre la sua interpretazione di Chio-Chio-san in 'Madama Butterfly', per più di cento volte in tutto il mondo. Giacomo Puccini regalò alla cantante il suo ritratto con la scritta 'La farfalla più bella e affascinante'.
(Nella foto: 'Ritratto di Solomia Krushelnytska come Aida', di Oleksandr Melnikov, 2017)