"Il mio letto è un giardino": al Mudec una mostra sui tessuti delle donne del Monte Quichua
Al Mudec arriva una mostra gratuita dedicata ai tessuti delle donne. “Il mio letto è un giardino – Mi cama es un jardín" - questo il titolo della mostra - racconta infatti la storia e i colori dei tessuti delle donne del monte quichua (Santiago del Estero, Argentina), offrendo al pubblico una panoramica sulla produzione tessile del monte argentino attraverso una selezione di coperte da letto provenienti dalla collezione privata di Andreina Rocca Bassetti, donate al Mudec nel 2016. La mostra è curata da Carolina Orsini, conservatrice del Museo delle Culture.
I tessuti di Santiago del Estero
La zona di Santiago del Estero vanta una cultura millenaria che risale al passato preispanico e che si è conservata, con cambi e innovazioni, fino al nuovo millennio. Questa ricchezza trova "un puntuale riscontro nella produzione materiale dell’area e in particolare nei tessuti. Le loro caratteristiche di portabilità e di grande visibilità fa di questi manufatti un vero proprio vessillo di valori e saperi che sono portati avanti dalle tessitrici locali", scrivono gli organizzatori, "artiste straordinarie che hanno sempre saputo innovare e rendere moderna questa tradizione". I tessuti di Santiago sono la testimonianza di come le donne abbiano saputo sviluppare una grande resilienza culturale coniugandola con straordinarie capacità di adattamento: ecco che allora il tessuto , diventa una sottotraccia che assimila gli apporti culturali esterni e li plasma a misura del proprio mondo.
Il fim in memoria di Berna Paz
Accompagna l’esposizione un film/documentario dedicato alla memoria di Berna Paz (1931-2020), ultima grande tessitrice della vecchia generazione delle huarmis sachamanta (donne del monte). Il film è frutto di un lavoro di campo svolto dai ricercatori del MUDEC e dal regista Federico Ferrario a Santiago del Estero nel luglio del 2019, realizzato grazie al generoso apporto dell’Associazione culturale Sumampa/Adobe.
Il lavoro di campo ha avuto come scopo documentare la vita, i pensieri e i gesti delle tessitrici di Santiago, molte delle quali ultra novantenni, nel tentativo di fermarne la memoria e trasmetterla ai posteri. Dalle 23 interviste a Quimili Paso e in altri 3 dipartimenti della provincia di Santiago e dalle conversazioni con la studiosa Ruth Concuera, si possono quindi apprendere non solo le tecniche della tessitura, ma anche la sua funzione sociale ed economica nel passato recente e nella modernità. Divenuti di moda alla fine degli anni 80, i tessuti storici (XIX - XX sec.) di Santiago dell’Estero sono ormai per lo più raccolti in collezioni private senza che ci sia stata na documentazione di come, da chi e in che contesti siano stati prodotti e usati.