Ragazzi delle medie a lezione di legalità: ecco la mostra della "Classe dei banchi vuoti"
Prima le lezioni teoriche, poi le gite — che i professori chiamano viaggi di istruzione — gli incontri con chi ha toccato con mano il dramma della criminalità organizzata e ora una mostra, allestita dal 22 al 27 maggio all'interno di villa Pomini a Castellanza. È il progetto delle classi terze, sezioni A e B, dell'istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza. Il fine? "Trasmettere quello che i ragazzi hanno potuto apprendere durante questo percorso", si legge in una nota diramata dall'istituto.
"I ragazzi hanno conosciuto le storie dei grandi uomini e delle associazioni che hanno combattuto e combattono la mafia — spiegano i professori che hanno curato il progetto —. La parte teorica è stata supportata da esperienze concrete: il viaggio di istruzione a Palermo e altre esperienze fatte sul territorio, come l'incontro con i responsabili di Officina Casona e dell'osteria sociale La Tela".
La mostra è liberamente ispirata al libro La classe dei banchi vuoti di don Luigi Ciotti: i protagonisti sia del libro che della nostra mostra sono otto bambini, tutti vittime di un cancro che si chiama mafia. "Abbiamo seguito il consiglio che ci ha dato Paolo Borsellino — concludono i docenti —: 'Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene'".