"Notturno" in scena al Teatro Filodrammatici dal 13 gennaio
NOTTURNO. La ragione al sonno
liberamente tratto da La casa del sonno di Jonathan Coe
"Il dottor Dudden dice di essere l'unico ad aver capito cos'è veramente il sonno: una malattia"
drammaturgia e regia Filippo Renda | con Alice Redini, Filippo Renda, Irene Serini
scene, grafica e costumi Eleonora Rossi | musiche originali Patrizia Rossi | disegno luci Marco Giusti | produzione CRASC con il sostegno di Ludwig e Idiot Savant
La Dottoressa Cleo Madison è una psicologa e lavora in un centro specializzato in patologie del sonno. Sarah T. è un'ex insegnante, narcolettica, allontanata dal suo istituto perché sorpresa a dormire durante una lezione che, durante gli attacchi di sonno, non distingue il sogno dalla realtà. In cura da un analista scopre che questo problema è riconducibile ad una "reazione biologica alla repressione di un desiderio". Infine c'è Robert, un ragazzo innamorato pronto a fare qualsiasi cosa per amore. Filippo Renda mette in scena un giallo psicologico che indaga l'amore e i suoi gesti estremi, chiedendo al pubblico, munito di carta e penna, di metterne insieme i frammenti.
In Italia, "La Casa del Sonno" ha avuto successo più che in qualsiasi altro paese. Il motivo va forse ricercato nel riuscito connubio tra il contenitore - il romanzo - e il contenuto - l'attrazione erotica, slegata dall'attrazione di genere. Con uno stile raffinato e avvincente, Coe riesce ad avviluppare il lettore costringendolo, suo malgrado, a vincere resistenze intellettuali e morali profonde e ad aprire tutto ciò che all'eros e all'amore contribuisce: cuore e mente, istinto e razionalità.
Su questo dualismo, una combinazione di per sé finita eppure in continua espansione, nasce e si costruisce "Notturno". Sulla scena si muovono due adulti e il loro amore. Tra loro, la disperazione di non essere stati in gioventù all'altezza del sentimento che provavano, con la consapevolezza di non essersi opposti al ricatto delle dinamiche di genere della società.
Motore dell'azione e del conflitto è un terzo personaggio, marginale nel romanzo di Coe ma determinante per l'adattamento alla scena: uno psicanalista lacaniano. Da lui, nella spettrale clinica chiamata Casa del Sonno e specializzata nel trattamento delle dissonnie (ovvero, i disturbi del sonno), uno dei due protagonisti è in cura per una pesante forma di narcolessia. Le patologie del sonno saranno il comune denominatore delle storie dei personaggi. E proprio allo psicologo sarà affidata la restituzione al pubblico di una personale e particolarissima visione del loro stato psicologico.
Come nel romanzo, la drammaturgia è costruita come un flipper narrativo. La relazione tra i due si muove tra futuro e passato, tra visioni e ricordi, in un conflitto latente che tinge la storia di giallo e porta lo spettatore a investigare, partecipando con la mente e con il cuore, per capire cosa sia successo ai protagonisti e al loro amore.
La regia amplifica e provoca l'immersione dello spettatore nella storia; e lo fa con tutti gli strumenti che le sono concessi dal gioco teatrale, dal testo alle luci di sala. Il palcoscenico è pensato come una graphic novel in movimento e ruba momenti e suggestioni al cinema. L'estetica si ispira allo steampunk, la cui sintesi è racchiusa nel motto: come sarebbe stato bello il passato se ci fosse già stato il futuro.
Jonathan Coe sarà presente alla replica del 17 gennaio per rispondere alle domande del pubblico.
Filippo Renda consegue il diploma d'attore presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Affianca come regista assistente Luca Ronconi, Roberto Rustioni e Bruno Fornasari. È inoltre regista assistente per le ultime produzioni del teatro Elfo Puccini. Da due anni ha intrapreso un percorso di progettazione culturale con Benedetto Sicca, culminato con gli spettacoli Idiots Lab e Il Silenzio dei Cassetti. Con TeatroMa firma regia e drammaturgia dello spettacolo Lucifer's Show. Con la compagnia Idiot Savant da lui fondata firma regia e drammaturgia di Il Marito Smarrito, Alice Cara Grazia e Shitz Pane, amore e… salame. Quest'ultimo è vincitore del premio della giuria Scintille del Festival di Asti, del premio come miglior spettacolo di prosa allo Spoletopen e del Premio Mariangela Melato per la migliore attrice emergente a Valentina Picello.
INFO E PRENOTAZIONI
Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1, Milano
Tel. 02.36.72.75.50
ORARI SPETTACOLI: martedì, giovedì, sabato ore 21.00 | mercoledì, venerdì ore 19.30 | domenica ore 16.00
PREZZI: intero 20 euro | convenzionati 16 euro | under 25 13 euro | over 65 10 euro