Omaggio a Zelda e Scott Fitzgerald
L’intensa e tragica storia di Francis Scott e Zelda Fitzgerald sarà al centro della retrospettiva in programma Zig Zag, San Donato Milanese (via Libertà, 10, telefono 025272125), sabato 20 ottobre 2018, a partire dalle ore 17. Protagonisti di un’indimenticabile stagione, dal 1920 al 1934, rivendicata come l’età del jazz, Francis Scott e Zelda Fitzgerald hanno alimentato la leggenda di uno stile di vita brillante, effervescente e dissoluto, principali rappresentanti e anfitrioni di quella che chiamarono “l’umanità in una nebbia blu marino, intenta a comprarsi un lusso”. Nel periodo compreso tra le due guerre mondiale, che vide l’emersione della modernità attraverso il telefono, l’automobile, l’aereo, i Fitzgerald fomentarono una vena narrativa attingendo a piene mani dalle loro esperienze autobiografiche. L’autore principale fu naturalmente Francis Scott con quattro romanzi (Di qua dal paradiso, Belli e dannati, Il grande Gatsby e Tenera è la notte) e una moltitudine di racconti, ma la fonte a cui attingeva era il suo matrimonio tanto che Zelda arrivò a commentare: “Mi è parso a un certo punto di riconoscere un pezzo di un mio vecchio diario misteriosamente scomparso poco dopo il mio matrimonio e anche brani di lettere che, sia pure molto rimaneggiate, mi suonano vagamente familiari. In realtà pare che mister Fitzgerald ritenga che il plagio debba cominciare in famiglia”. La complicità dei coniugi americani fu, nei momenti più felici, scintillante e contagiosa: sulla Costa Azzurra erano l’epicentro di una festa infinita che aveva ospiti di riguardo, come Picasso e Cole Porter, e li vedeva “tutti perduti nella nullità della bellezza spietata”. Con il passare degli anni, la decadenza fu inevitabile: l’ambizione irrisolta di Francis, l’alcol a fiumi, la vita costantemente al di sopra delle proprie possibilità portarono ai primi dissidi coniugali e furono gli elementi in cui emerse la schizofrenia di Zelda, diagnosticata per la prima volta a Parigi nel 1930. I contrasti proseguirono mentre lei entrava e usciva dalle cliniche psichiatriche e lui lavorava come sceneggiatore a Hollywood, con scarsi risultati e fino alla sua scomparsa, nel dicembre del 1938, per un attacco cardiaco. Zelda se andò dieci anni dopo, vittima dell’incendio che devastò l’ospedale dove era ricoverata. L’incontro è libero e gratuito, con degustazione enologica finale, si raccomanda sempre la puntualità. Per ulteriori informazioni: www.zigzaglibricd.com.