Parole Mute 2.0: Francesca Vitale parla di Alzheimer sul palco del Pacta Salone
Giunge al terzo spettacolo la sesta edizione della rassegna Palco Off "Autori, attori, e storie di Sicilia" organizzata dall’associazione La Memoria del teatro, con la direzione artistica di Francesca Vitale e la direzione organizzativa di Renato Lombardo, in calendario al Pacta Salone da dicembre 2021 ad aprile 2022. Questo spettacolo è inserito nell’ambito del progetto di Pacta denominato "Scienza in scena".
Il terzo spettacolo, "Parole Mute 2.0", è in scena l'1 e 2 febbraio alle 20.45. E' una testimonianza sull’Alzheimer, di e con Francesca Vitale (produzione la Memoria del Teatro) con la regia di Manuel Renga e le voci fuori campo di Paolo Bonacelli, Ottavia Piccolo e Tiziana Bergamaschi. E' la naturale evoluzione del percorso emozionale e di consapevolezza dell'autrice sull'esperienza personale, raccontata nella prima edizione del 2009 e messa in scena con la regia di Lamberto Puggelli insignita già al suo esordio del premio Enriquez. Un testo, intimo e profondo, sulla malattia che ha improvvisamente colpito il padre. Un padre con una personalità forte, intraprendente, un viaggiatore curioso, amante della buona musica e della compagnia.
Francesca Vitale racconta l’esperienza di figlia, le sensazioni, i ricordi e le emozioni per un male che colpisce un'intera famiglia e la sensazione di impotenza nel dare aiuto a chi rappresentava il "pilastro" affettivo e relazionale della famiglia stessa. Parole Mute 2.0, racconta però anche quanto si possa imparare da questa esperienza dolorosa, attraverso la comprensione di tutti quei meccanismi di comunicazione extraverbale che i malati posseggono e che consentono loro di rompere le barriere culturali che noi “sani” abbiamo. Il senso di tutto: l’amore ritrovato al di là dell’incapacità di esprimerlo.
La costruzione dello spettacolo, un atto unico composto da 18 quadri scanditi da contributi musicali, è una suggestiva commistione tra testo, immagini, voci fuori campo e musica, che, in forma di dialogo con l’assente, ripercorrono le tappe di un rapporto mai chiuso. Un ritorno su questo testo poiché il ricordo si è arricchito, altri quadri sono stati aggiunti, come la freschezza della vita del protagonista negli anni ’70. “Penso che il ricordo vada osservato, perché nella sua sostanza esso sembra imminente, eppure cambia e si espande. Oggi io sono diversa e vuole in parte esserlo il mio spettacolo, che è parte di me” dichiara l’autrice e attrice.