"Pazzo d'amore" in scena a Milano dal 13 marzo
Dal testo teatrale di Sam Shepard (del 1979), da cui Robert Altman ha tratto il film con Kim Basinger, una storia di amore folle e totalitario, vissuto visceralmente.
Nel degrado di un motel di provincia si consuma la passione, fatta di abbandoni e riprese, tra Eddy e May, fratelli ignari di esserlo. Un rapporto che non può esserci, ma che non può non esserci. Su entrambi incombe la presenza del padre, il solo che sa, onirico testimone di un logoramento e struggimento senza fine. Un testo, considerato emblematico nel teatro contemporaneo americano, dalla forte potenza drammatica che, in un gioco disorientante di specchi, vuol mettere in evidenza l'isolamento e l'incomunicabilità della società contemporanea.
A metterlo in scena Elizabeth Annable, attrice e regista formatasi all'Accademia del Piccolo Teatro con specializzazione alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, da due anni direttrice artistica del Teatro Alta Luce, nuovissimo spazio di sperimentazione teatrale in Alzaia Naviglio Grande 192, ricavato da un laboratorio a due passi dalle Chiesa di San Cristoforo, straordinario esempio di recupero degli spazi industriali. Le intenzioni di Alta Luce Teatro sono già dichiarate nella scelta del nome: lo spazio trae il nome dalla punta Alta Luce in Val di Gressoney, luogo emotivamente forte, ad oltre tremila metri, da cui si possono ammirare le principali vette del Monte Rosa. Proprio qui vi sorgeva un bivacco spazzato dal vento nel 1983 e dedicato ad un grande alpinista, Remo Passera, morto durante un'ascensione al Castore nel 1970.
Il teatro per Elizabeth Annable - appassionata di escursionismo di montagna e di corsa (è maratoneta) - ha molto in comune con la montagna: passo dopo passo si sale, si sperimenta e ci si scopre.