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Piano City torna dal vivo. Tutto esaurito e Milano "riscopre" il Teatro Lirico

La decima edizione della rassegna ha fatto tra l'altro riscoprire ai milanesi il Teatro Lirico di via Larga, che verrà intitolato a Giorgio Gaber

E' stata un successo la decima edizione di Piano City a Milano, nel weekend del 25-27 giugno: con oltre cento concerti ha segnato il ritorno al live dopo l'edizione 2020 interamente online a causa della pandemia covid. Un'edizione in formato ridotto rispetto alle oltre quattrocento esibizioni del 2019, ma ugualmente di alto valore artistico e simbolico, mantenendo lo spirito della musica diffusa in tutta la città e a tutte le ore, dall'alba allla sera, con il "tutto esaurito" (e molti concerti anche "live" sui social di Piano City) rispettando le norme di sicurezza sanitaria.

L'editoriale: Piano City coraggio e voglia di normalità, ora attendiamo che riparta tutto lo spettacolo

Aperta dal cubano Roberto Fonseca, mago del piano jazz, nel tradizionale "main stage" dei giardini di Villa Reale, e chiusa con le esibizioni, nello stesso luogo, di Gloria Campaner, Frida Bollani Magoni, Hania Rani e Raphael Gualazzi, la decima edizione di Piano City ha portato la musica in dieci punti simbolici della città. Immancabili e, come sempre, di grande richiamo per il pubblico i due appuntamenti all'alba: sabato all'Ippodromo di San Siro con Cesare Picco, domenica alle ex piscine del Parco Trotter con Thomas Umbaca.

Piano City Milano 2021

La riapertura straordinaria del Lirico

La "perla" dell'edizione 2021 è stata sicuramente la riapertura straordinaria del Teatro Lirico di via Larga, che verrà intitolato a Giorgio Gaber, appena dopo la fine dei lavori. In extremis sono stati aggiunti quattro concerti durante la giornata di sabato 26 per fare riscoprire subito ai milanesi un luogo chiuso da oltre vent'anni, prima della ripresa delle attività in autunno con la gestione di Stage Entertainment. A suonare le prime note al Lirico è stata la giovane pianista ucraina Halyna Malenko, formatasi al Conservatorio di Milano. Poi le esibizioni di Vincenzo Parisi, Elena Chiavegato e Omar Delnevo. Per l'occasione, il pianoforte è stato collocato in platea, ancora senza poltrone.

"Piano City appartiene all'intera città"

"Piano City Milano deve la sua unicità al fatto che non appartiene a nessuno: è oggi un patrimonio della intera città, è un frutto sempre più maturo di quella intelligenza e di quella sensibilità collettiva così presente e diffusa a Milano proprio da quei dieci anni che abbiamo festeggiato tutti insieme in questo bellissimo weekend, grazie allo staff di donne e uomini che ne rendono possibile organizzazione e comunicazione, ai partner e agli sponsor, alle lavoratrici e ai lavoratori degli staff tecnici, alle pianiste e ai pianisti, alle ditte che trasportano, accordano e custodiscono i pianoforti, ai dirigenti e al personale del Comune, a tutti coloro che amano condividere un'esperienza di ascolto inusuale e sorprendente", il commento dell'assessore alla cultura Filippo Del Corno, ricordando che "il formato del festival è un'intuizione di Andreas Kern per Berlino e a proporne la realizzazione a Milano è stato Ludovico Einaudi".

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