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Flagship store Pirelli in corso Venezia: design e tecnologia

Apre il primo monomarca PZero al mondo. Madrina d'eccezione all'inaugurazione Naomi Campbell. Tronchetti Provera lo apre. All'interno, tecnologia e design su accessori particolari

Se in genere le boutique cercano di aprirsi con le loro vetrine verso l'esterno, stavolta è la strada che entra decisamente nel negozio. E non potrebbe essere diversamente, dato che si tratta del flagship store targato Pirelli, il primo al mondo, in corso Venezia a Milano. E' stato inaugurato da Marco Tronchetti Provera e da Naomi Campbell, da sempre amica della 'P lunga': la top model ha partecipato a tre calendari Pirelli ed è stata la prima testimonial del prodotto di moda Pzero.

Il negozio è grandioso: 1500 metri quadrati su due piani che evocano un capannone industriale ma di raffinato design, all'insegna della gomma nera, con il 'rubber carpet' all'ingresso, le tracce dei binari, le impronte di vecchi macchinari sul pavimento di legno. I camerini sono come box mobili da Formula 1, le porte come materassini di tela gommata. C'é la vecchia Maserati rossa del mitico Manuel Fangio: un pezzo da museo ma con cerchioni e pneumatici rinnovati. La tecnologia motoristica di oggi è rappresentata da una sfavillante Lamborghini Miura gialla e dalla moto Ducati (vestita Pirelli).

Nel settore dedicato alla nautica, ecco anche un aggressivo maxigommone nero. Non manca il robot impiegato per fare i pneumatici: qui è il protagonista di un angolo-giochi per giovanissimi. E' una sorta di set cinematografico, in fondo, questo negozio ideato dall'architetto Renato Montagner, direttore creativo delle collezioni Pzero: l'attore protagonista è il cinturato, la sceneggiatura è ambientata in oltre un secolo di tradizione Pirelli che, già alla fine dell'800, faceva capi tecnici in tessuto gommato. Ma ruoli importanti sono affidati ovviamente ai capi e agli accessori Pzero, tutti - spiega il responsabile del progetto, Antonio Gallo - in grande evoluzione: gli impermeabili sono morbidi, leggeri e colorati, una membrana con tutte le giuste caratteristiche tecniche ma anche modaiole".

Store Pirelli corso Venezia © Tm News/Infophoto

I cappellini Borsalino sono in lino impermeabilizzato, le scarpe Pzero ricordano quelle da tennis (vecchio nome da rivalutare, al posto del termine 'sneaker'), sono realizzate in pelle (cucita al rovescio come un sacchetto) da artigiani arruolati proprio per proporre un prodotto anche su misura, con soletta conformata sul piede e suola invernale o estiva perfino in cuoio. 

Naomi, a Milano per l'inaugurazione del monomarca Pzero, ricostruisce il suo rapporto con il gruppo della Bicocca iniziato quando aveva solo 16 anni e fu scelta per un Calendario scattato da Donovan. "Fu un incredibile onore: la mia carriera di modella stava partendo da un lavoro che per le altre era un punto d'arrivo" dice Naomi. In seguito poserà per altri due calendari (nel '95 con Avedon e nel 2005 con Demarchelier) per arrivare poi a diventare testimonial di Pzero.

''E' stata la prima volta che mi sono vestita con un pneumatico" scherza la top ricordando quando poi posò con un costume fatto di battistrada. "Più che un indumento era un tutt'uno con la mia pelle, mi sono sentita bene e nella vita di tutti i giorni il pneumatico trasmette proprio questo senso protettivo". Naomi viene ricordata anche come il diavolo nel cortometraggio The Call di Antoine Fuquà: "Amo moltissimo trasformarmi" ma "se poi si discute di religione, credo molto in Dio". Con Pirelli la storia è lunga e tra i ricordi piacevoli Naomi ricorda la festa a sorpresa organizzata dal gruppo per i 18 anni della sua carriera. "Mi hanno fatto tornare debuttante e per una donna è davvero raro trovare chi ha il potere di spostare indietro le lancette nel tempo".

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