Pizzini - parole contro le mafie
9 e 10 aprile | Teatro Delfino ore 21 - domenica ore 16. Regia, adattamento e scrittura drammaturgica: Nini Ferrara. I "Pizzini della Legalità" sono stati pubblicati per la prima volta dopo la cattura di Bernardo Provenzano, che dei Pizzini - un tempo bigliettini di parole ancora proibite tra giovani amori; o segrete, tra amanti - aveva fatto il mezzo di elezione per comunicare con la moglie, i figli e con la "famiglia".
Salvatore Coppola, editore trapanese, ebbe l'intuizione di farne uno strumento di testimonianza e denuncia degli anni di violenza e di morte inflitti da un sistema mafioso che sempre più sottilmente penetra non più solo la Sicilia, ma la società intera.
Raccontando nei suoi pizzini storie vere, grondanti la freddezza del dolore - da Felicia Impastato a Rita Atria, da Gaetano Costa a Libero Grassi, dalla strage di Pizzolungo all'omicidio Terranova - i "Pizzini della Legalità" sono divenuti il veicolo di una cultura che si oppone ad ogni logica criminale e che unica può condurre a conoscere, a distinguere, a scegliere. La stessa cultura che è stata l'arma di uomini come Peppino Impastato o Giuseppe Fava, per spezzare il silenzio. E i vincoli di una società imbrigliata.
Rappresentare "Pizzini" in teatro, oggi non è solo un dovuto tributo al lavoro e all'opera di un uomo, di un amico, di un editore che ha sempre scelto di combattere in prima linea né ha mai temuto di schierarsi apertamente; è restituire vita, e coraggio, a "un'idea" che non può né deve morire. In scena è Nini Ferrara, che ne ha anche curato la regia, l'adattamento e la scrittura drammaturgica.