A Milano il 28 novembre presentazione del libro "L'inventore della dimenticanza" di P.Panza
Il libro. Nella Germania del Seicento Adam Brux è un medico-filosofo che insegue un sogno: inventare una tecnica di memoria che spinga all'estremo le potenzialità della mente umana. Studiando le opere di Giordano Bruno e i testi alchemici, la soluzione sembra a portata di mano; ma presto si rende conto che la memoria non è priva di rischi: conservare tutti i ricordi artificialmente è una condanna pesante da sopportare.
Per questo, all'alba della Guerra dei Trent'anni, Brux pubblica il suo libro più importante per rivendicare il diritto all'oblio; ma la sua vita è in pericolo: qualcun altro sta conducendo studi su memoria e dimenticanza e non vuole rivelarne i risultati, destinati a cambiare per sempre il corso della storia.
Un thriller letterario tra le pagine dei Rosacroce e di Leibniz, alle origini della tecnologia che ha portato all'invenzione del computer e dei social-network. Un romanzo che mescola storia, filosofia e azione e che racconta, con gli occhi di ieri, le lotte di potere di oggi.
Il tema del libro è la messa in guardia verso un' ingenua fascinazione per il mondo digitale ritenuto salvifico (quasi capace di ricondurci al Paradiso) e, in particolare, per la nuova arte della memoria artificiale (Wikipidia e i database) che affranca gli individui dalla fatica di ricordare il passato. Ovunque fioriscono twitter, social-network, blog, ricerche in rete…, ma tutto ciò sta incominciando a svelare un volto nascosto: emerge il problema del diritto all'oblio, emerge come Google controlli i nostri dati, come l'uso di alfabeti digitali esoterici danneggi le lingue locali, come i nickname favoriscano l'illegalità, come il sistema dell'informazione appaia controllato… Ebbene, questi problemi e atteggiamenti erano già presenti nella Germania di inizio Seicento. E l'esito dello scontro tra i sostenitori di un'arte della memoria sempre più artificiale ed esoterica che doveva far rinascere il Paradiso in Terra e i loro oppositori (i cattolici e il protagonista del nostro libro, Adam Brux) condusse alla Guerra dei Trent'anni.
Pierluigi Panza è giornalista del "Corriere della Sera" e docente universitario. Si occupa di Beni culturali e ha pubblicato saggi di storia dell'arte e di estetica. Ha scritto tre romanzi: Italiani all'opera (Skira, 2005), Il digiuno dell'anima (Bompiani, 2007) e Nati sotto la luna (Bompiani, 2011). Per Bompiani ha inoltre pubblicato La croce e la sfinge. Vita scellerata di Giovan Battista Piranesi (2009, Premio Campiello).