I Promessi Sposi in un nuovo podcast del Piccolo Teatro
Il Piccolo Teatro celebra il bicentenario dell’inizio della stesura dei Promessi Sposi con la prima lettura integrale dell’opera in forma di podcast e con approfondimenti tematici in video, che verranno diffusi sul sito e sulle piattaforme audio streaming di Intesa Sanpaolo a partire dal 5 maggio.
La prima scrittura dei Promessi Sposi
Il 24 aprile 1821 Alessandro Manzoni iniziò la scrittura dei Promessi sposi: una “prima minuta”, pubblicata solo nel 1916, conosciuta come Fermo e Lucia, e che ora sappiamo si chiamava Gli Sposi promessi. Dopo un lavoro di riscrittura durato sei anni, e che modificò il romanzo nella struttura e nella lingua, solo nel 1825, per la pubblicazione a stampa, Manzoni corresse il titolo in quello definitivo: Promessi sposi. Gli Sposi promessi, noti finora solo agli studiosi, sono invece il romanzo di un Manzoni più “romanzesco”, avventuroso, “europeo”. Un romanzo da riscoprire. Il Piccolo Teatro e Intesa Sanpaolo celebrano il bicentenario della ricorrenza con la prima lettura integrale dell’opera in forma di podcast e con approfondimenti tematici in video.
Nel bicentenario dell’inizio della stesura dei "Promessi Sposi", prende il via un progetto realizzato dal Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con Intesa Sanpaolo e curato da Paola Italia e Giulia Raboni. A partire dal 5 maggio, sul sito gruppo.intesasanpaolo.com e sulle piattaforme audio streaming Spotify, Apple Podcast e Google Podcast di Intesa Sanpaolo, sarà pubblicata, in 37 puntate e quattro parti, quanti sono i capitoli e i tomi di cui si compone il romanzo, la lettura integrale dell’opera, in forma di podcast, con l’aggiunta finale della Storia della colonna infame.
Un racconto a più voci
Saranno le voci di Anna Della Rosa, Giancarlo Dettori, Sergio Leone, Umberto Orsini, Stella Piccioni, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Massimiliano Speziani, introdotti da prefazioni di studiosi di Manzoni, a restituire parole che testimoniano quella ricerca continua di una lingua viva e vera, che animò poi la costruzione dei Promessi sposi, una delle coordinate identitarie del nostro Paese e di cui Milano è uno dei luoghi emblematici.
Il progetto non è solo un omaggio a un monumento della nostra letteratura, ma un’occasione viva di confronto sui temi caldi della contemporaneità. Un modo per tentare di decifrare il nostro presente.