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Proroga mostra l'esercito di terracotta e il primo imperatore della Cina a Milano

L’ampio consenso di critica e di pubblico, hanno decretato la proroga della mostra internazionale “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina”, fino al 5 Aprile 2020 alla Fabbrica del Vapore di Milano, in Via Procaccini, 4.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

L’esposizione – che ha aperto i battenti l’8 dicembre 2019 e che racconta un viaggio nell’Antica Cina di 2.200 anni fa attraverso 300 riproduzioni di oggetti realizzati agli albori dell’impero, tra statue (oltre 170 soldati), carri, armi e oggetti scoperti nella vastissima necropoli di Xi’An – ha sedotto oltre 30.000 visitatori, che hanno potuto ammirare per la prima volta a Milano la mostra più completa mai creata sulla necropoli, sulla vita del Primo Imperatore Qin Shi Huangdi e sull’Esercito di Terracotta, ottava meraviglia del mondo. “La scelta di prorogare l’esposizione assume un particolare significato in questo contesto storico” - affermano Mario Iacampo e Fabio di Gioia, curatori della mostra - “Vogliamo infatti dare un forte messaggio di vicinanza ad una cultura e ad un popolo strettamente legati alla città di Milano.” “Da qui l’idea di devolvere parte del ricavato delle vendite dei biglietti del mese di febbraio a sostegno delle prime necessità della città di Wuhan.” Le numerose richieste da parte di scuole ed università, che riconfermano l’importanza del progetto, hanno portato alla decisione di prolungare l’esposizione per dare l’opportunità di immergersi nella grandiosità di un’opera mai realizzata prima. L’Esercito di Terracotta del Primo Imperatore della Cina è una delle più grandi scoperte archeologiche del XX° secolo. Sotterrato nel suolo dello Xi’An, nella Cina orientale, l’esercito fa parte del mausoleo dedicato all’Imperatore. Le statue, le armi, le armature, i carri da guerra, il vasellame e gli oggetti che richiamano alla vita quotidiana dell’antica Cina, sono ricavati dagli unici calchi esistenti, frutto del lavoro e delle attente rifiniture di artigiani cinesi della regione dello Xi’An, che con gli stessi materiali di allora perpetuano la grande tradizione dell’arte orientale. La bellezza delle statue e delle opere ritrovate, la loro storia, la spettacolarità che il sito archeologico offre agli occhi del visitatore, rivivono tra luce e narrazione multimediale grazie ad una particolare istallazione che conclude il percorso.

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