Botellon, il rave party si è tenuto in piazza Leonardo da Vinci (Politecnico)
L'ordine si è mantenuto grazie agli sforzi del comune e delle autorità
Botellon, il contestatissimo rave party in piazza Leonardo da Vinci, a Milano, alla fine si è tenuto anche se l'ordine si è mantenuto grazie agli sforzi del comune e delle autorità.
Circa 500 persone vi hanno partecipato bevendo e ballando fino alle 3.30 ma senza particolari eccessi.
Il 118, per esempio, non ha registrato malori e non risultano particolari interventi di ordine pubblico a parte qualche multa a chi diffondeva la musica senza autorizzazioni e a volume troppo alto, come raccontano le agenzie.
Critico il consigliere di Zona 3, Marco Cagnolati: "Piazza piena di gente, musica dall'una per tutta la notte, rifiuti, bottiglie, vetri rotti ovunque. Ma non credete sia il caso di intervenire una volta per tutte? I cittadini sono ancora più stufi e stanchi, ma io mi domando: Le dichiarazioni dell’assessore Granelli, le rassicurazioni scritte dal sindaco, le riunioni in prefettura hanno un valore? Ma non riuscite proprio a far rispettare l'ordine pubblico all'interno della nostra città? Perché vi lasciate prendere in giro in questo modo da un branco di scalmanati?"
L'assessore Marco Granelli risponde così: "Era stato pubblicizzato un rave. Per questo il Comune ha chiesto un intervento per contrastare il degrado, tutelando invece il normale ritrovo dei giovani. C'è stata un'azione coordinata di prefettura, forze dell'ordine per impedire che nella piazza Leonardo da Vinci si svolgesse l'annunciato rave con musica tutta la notte impianti acustici ad alta intensità non autorizzati, venditori di birre abusivi, ecc. Infatti si sono ritrovati molti giovani nella piazza sul lato verso il Politecnico e sono stati insieme bevendo birre portate da casa senza effettuare rave distruttivi".
"Amsa poi è intervenuta per pulire, e faremo in modo che riesca a svolgere la pulizia sempre nel modo migliore e più tempestivo. Il nostro impegno per migliorare la pulizia c'è e ci sarà ancora - prosegue Granelli -, ma sicuramente mi sento di affermare che è stato raggiunto il risultato di bloccare il rave con il degrado, permettendo invece a giovani di trovarsi e passare insieme la sera, riducendo al minimo l'impatto negativo per il quartiere.Ringrazio prefettura, polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale per il lavoro svolto, e con loro valuterò esiti per migliorare. Il nostro desiderio non è impedire il divertimento, ma il degrado".
