Shakerartist, Fuorisalone18
Giovedì 19 aprile 2018, ore 11.00, in occasione di Fuorisalone 2018, presso Shakerartist Art & Design change world!, spazio Pierre Bonnet, ingressi da Via Voghera 4/b e Via Tortona, 4, Katia Melzi d’Eril, autrice del libro Viaggio con Leonardo, parlerà della meravigliosa amicizia tra la famiglia Melzi e Leonardo da Vinci, il designer italiano più famoso di tutti i tempi.
Leonardo Da Vinci, storia del più famoso di un genio italiano e del designer più famoso di tutti i tempi
Il 15 aprile nasceva in Italia, tra le montagne della Toscana vicino a Firenze, il più grande Genio di tutti i tempi: Leonardo da Vinci. Uomo di ingegno e talento universale del Rinascimento, fu pittore, inventore e progettista, scenografo, musicista, scrittore, studioso di anatomia, esperto di architettura e scultura. Dopo l’infanzia e i primi studi a Firenze, si trasferì a Milano dove lavorò per la corte del Duca Ludovico Sforza. A lui si presentò con una lettera, come persona dalle molteplici attività, erano ben 36 quelle in cui poteva essere proficuamente impiegato. Si occupò di campagne militari, armi e armigeri.
Realizzò macchine belliche e fortificazioni, si interessò di regolazione delle acque, di problemi urbanistici, studiò il nuoto dei pesci, il volo degli uccelli, l’andatura dei cavalli per creare invenzioni che rendessero l’uomo capace di ogni azione in cielo, in terra e in mare. Sono di Leonardo i primi esperimenti sul volo umano, il disegno degli scafandri dei palombari, la creazione di carri automatici da guerra, che sparavano proiettili. In circa 20 anni a Milano si occupò di problemi urbanistici, di regolazione delle acque, inventò il tovagliolo, progettò numerosi apparati per feste e celebrazioni, strumenti musicali incredibili, architetture per i potenti del mondo, un incredibile leone meccanico che camminava.
Naturalmente Leonardo non trascurò tra le arti, la pittura; sono di questo periodo la “Vergine delle rocce”, la “Dama con l’ermellino”, il “Ritratto di musico”. Ma l’opera di importanza capitale per la storia della pittura fu “L’Ultima Cena”, affrescata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. Iniziò questo affresco nel 1495 e lo terminò nel 1497, ospitato da Ludovico il Moro nella Casa degli Atellani, che era lì di fianco nell’attuale Corso Magenta. Questo luogo gli piacque talmente che il Duce di Milano gli regalò un piccolo terreno adiacente, dove Leonardo aveva a disposizione una casetta e piantò una vigna con le viti di Candia, per produrre da sé il vino che amava tanto. Leonardo progettò anche un immenso cavallo, una statua equestre, commissionata da Ludovico il Moro, che raffigurava il padre Francesco Sforza.
Nel dicembre 1499, all’arrivo dell’esercito francese che cacciò gli Sforza da Milano, Leonardo si ri fugiò dalla famiglia Melzi, che aveva un Palazzo al Broletto, vicino alla Piazza del Duomo e case e terre sul fiume Adda, fu ospitato, come egli stesso scrive nel codice Atlantico, a Vaprio. Per i Melzi Leonardo progettò una sistemazione del palazzo di Vaprio e del giardino sull’acqua che ancor oggi si ammira nella proprietà privata di Gianlodovico e Giulio Melzi d’Eril. E realizzò con i suoi allievi, tra cui Boltraffio, un affresco che ancora è conservato nella Villa.
La famiglia Melzi possiede il passaporto che Leonardo utilizzò per i suoi viaggi in Romagna, quando nel 1502 andò al servizio di Cesare Borgia. Questo documento sarà esposto l’anno prossimo alla grande mostra su Leonardo che si terrà ad Amboise. Tornato a Firenze, nel 1503 Leonardo ricevette la commissione di un grande affresco che raffigurasse una famosa battaglia avvenuta ad Anghiari. Sperimentò una tecnica innovativa che non diede i risultati previsti, tanto che il disegno si squagliò ai suoi occhi, non ancora ultimato. Nel 1516 decise di andare in Francia, invitato dal sovrano Francesco I. Si portò al seguito anche uno dei giovani Melzi, Francesco Melzi, che fu suo mecenate e amministratore. E un dipinto:, “La Gioconda”, cui teneva particolarmente e che aveva iniziato anni prima. Terminò questo ritratto nel castello di Cloux, la sua nuova dimora, presso Amboise, residenza – allora – del re di Francia. Il suo mecenate Francesco Melzi si dilettava anch’egli di pittura: tra le poche opere che realizzò, forse una copia della Gioconda e della Leda (un quadro perduto di Leonardo) e la Flora attualmente conservata al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo.
In questo evento del 12 aprile, organizzato da Land of Leonardo con l’editore Univers, l’associazione Arena Media Star, Katia Melzi d’Eril, autrice di Viaggio con Leonardo, parlerà della meravigliosa amicizia tra la famiglia Melzi e Leonardo da Vinci.