"50 minuti di ritardo" al Franco Parenti: orari e biglietti
Dal 23 al 27 giugno al Franco Parenti va in scena 50 minuti di ritardo. Lo spettacolo rievoca un'esperienza realmente accaduta a un membro della compagnia su un aereo diretto da Mykonos a Venezia. La partenza fu ritardata di 50 minuti a causa della presenza a bordo di due profughi di circa sessant’anni travestiti da turisti. Solo dopo che furono fatti scendere l’aereo poté decollare. Nessuno dei passeggeri fece nulla.
Il protagonista della scena è un grande schermo, una finestra-specchio che permette a performer e spettatori di affacciarsi e interagire con il mondo online e dei social.
I performer sono insieme al pubblico, coinvolti nella stessa visione. Un timer digitale scandisce la durata di ogni esperienza. Fin dall'ingresso in foyer, gli spettatori vengono inseriti in un gruppo whatsapp, attivo per tutto lo spettacolo.
Le persone inserite nel gruppo whatsapp avranno potere decisionale sullo svolgimento della performance.
La durata dell'attesa
50 minuti è la durata dell'attesa che performer e spettatori rivivono all'interno del teatro; è il ritardo di un decollo, un tempo strappato alla quotidianità per riflettere su come pensiamo, comunichiamo e inganniamo l'attesa. Questi sono “i minuti di ritardo” in cui gli spettatori vengono sottratti al tempo del mondo, per sentirsi parte di una comunità teatrale che pensa, ride e distrae se stessa, in un cortocircuito continuo tra comunità teatrale e comunità dei social network.