Quattro spettacoli sulla Sicilia a Milano al Pacta Salone
Per la sesta volta Milano ospita la rassegna "Autori, attori e storie di Sicilia" ideata da Palco Off con la direzione artistica di Francesca Vitale e la direzione organizzativa di Renato Lombardo. Gli spettacoli, inseriti nel cartellone di Pacta Salone, sono stati selezionati con una particolare attenzione ai temi che affrontano, dal forte valore sociale e sentiti dalla collettività. Il tema dei migranti, dei loro viaggi in mare, particolarmente sentito a Milano, così come la malattia o la perdita di un genitore. Scottante e ancora di triste attualità la piaga delle estorsioni e del pizzo. Ogni spettacolo è un’occasione per entrare in vite vissute, storie fatte di viaggi veri o immaginati, per riflettere e creare dialogo e confronto.
Sarà "Gocce - Relitti di naufragi", sabato 4 e domenica 5 dicembre 2021, a inaugurare la rassegna. Un’esperienza tragica e traumatica del naufragio con un taglio poetico ed evocativo, restituisce il viaggio in mare del profugo attraverso una sinergia di musica, voci e movimento, raccontata da ex allieve della Scuola Paolo Grassi. Jessica Fiumara, Margherita Lisciandrano e Arianna Sain si spogliano dei loro abiti di performers per divenire loro stesse idealmente dei profughi e distillano gocce di esistenze tratte da testimonianze, cronache, articoli, oggetti rinvenuti sui luoghi reali dei naufragi. "Gocce" ha vinto la terza edizione del Milano OFF Fringe Festival e l’inserimento nella rassegna è il meritato riconoscimento alla creatività del progetto. Lo spettacolo sarà inserito nell’ambito della vetrina di Pacta denominata "Vetrina Contemporanea".
Il viaggio è anche dentro sé stessi ed è quello che compie il protagonista di "Quanto resta della notte", in scena sabato 8 e domenica 9 gennaio 2022. Ma anche un viaggio vero, dal sud al nord, per ritrovare la madre giunta al suo asciutto addio alla vita. Un percorso di verità e ritrovamento, di rinascita e commozione profonda. Salvatore Arena, aut-attore di grande spessore, ha scritto e interpreta un monologo che tocca le corde più sensibili del nostro sentirci figli consapevoli di non esserlo per sempre. In questo cammino a ritroso, intimo e doloroso, che affonda le radici nei rapporti familiari irrisolti, il figlio, attraverso la memoria e tutto ciò che essa lascia riemergere, ritrova, quando rischiava di essere troppo tardi, ciò che di importante aveva lasciato indietro, inclusa la capacità di perdonare sé stesso. Un testo che pur non essendo autobiografico richiama la vita di Salvatore Arena, articolata tra la Calabria, dov’è nato, la Sicilia, dove è cresciuto e l’Emilia Romagna dove vive. Lo spettacolo fa parte della "Vetrina Contemporanea".
La prima edizione di "Parole Mute" ha vinto il Premio Enriquez nel 2009, con la regia di Lamberto Puggelli, ma martedì 1 e mercoledì 2 febbraio 2022, Francesca Vitale (nella foto) ritorna in scena "Parole Mute 2.0" con la regia di Manuel Renga. "Parole Mute" è una storia vera, quella di Francesca e suo padre. Un racconto dell’esperienza e dei problemi di una figlia, le sensazioni, i ricordi, le emozioni, lo sconvolgimento che si prova nel trovarsi faccia a faccia con la malattia d’Alzheimer. La pena e lo sconforto che nascono quando si sa che un genitore è stato aggredito da qualcosa di mostruoso e sconosciuto, ma anche le sensazioni buone, alte, importanti che la sofferenza, talvolta, può dare. Oggi Il ricordo si è arricchito d’altro, altri quadri sono stati aggiunti, altre scene, come la freschezza della vita del protagonista negli anni ’70. L’autrice e interprete Francesca Vitale ritorna sul testo, con ricordi osservati a distanza in una realtà che è cambiata come lei stessa, in uno spettacolo che è una parte di sé. Lo spettacolo sarà inserito nell’ambito del progetto di Pacta denominato "Scienza in scena".
La rassegna si conclude lunedì 11 e martedì 12 aprile 2022 con una storia di estorsione che non lascia scampo, di tentativi falliti di sopravvivenza in una terra dove ancora la prevaricazione ha la meglio sulla voglia di resistere a un sistema perverso, complice la solitudine che accerchia i personaggi coinvolti. "Con sorte", interpretato da Oriana Martucci con il testo scritto e diretto da Giacomo Guarneri, parte da una domanda: "Quanto e? difficile stare dalla parte della legalita? quando si vive immersi nel sistema mafioso?" Lo scenario e? la Sicilia dei ricatti e delle intimidazioni di Cosa Nostra, di chi si piega per paura, per vigliaccheria, per opportunismo. Di chi non ce la fa a dire di no. Una coppia di piccoli commercianti, Rita e Rocco, che gestiscono un negozio ricevono continue richieste di estorsione. Lui si oppone, denuncia. Lei cede. "Con sorte" nasce da un percorso sperimentale, che attraverso laboratori e residenze con attori professionisti e non, dal 2017 a oggi indaga il tema della mafiosita? come cultura. E' prodotto dall’associazione culturale Pentola Nera di Palermo ed è stato presentato al Torino Fringe Festival. Lo spettacolo sarà inserito nell’ambito del progetto di Pacta denominato "Vetrina Contemporanea".
Dopo ogni spettacolo, incontri con i protagonisti e con ospiti di volta in volta diversi per condividere le emozioni e approfondire le tematiche proposte dagli aut-attori.