Al Franco Parenti Le Troiane di Euripide raccontano il rapporto tra essere umano e destino
Da martedì 8 a domenica 13 febbraio al Franco Parenti vanno in scena Le Troiane.
Tratto dall'opera di Euripide, lo spettacolo vede l'adattamento e la traduzione di Angela Demattè e la regia di Andrea Chiodi e porta in scena, in un allestimento innovativo che unisce attori e pubblico, un testo immortale che va al cuore dei grandi temi della nostra civiltà: il rapporto tra essere umano e destino, il lutto e il compianto, i legami familiari e generazionali che eventi enormi e dolorosi travolgono, lasciando chi resta nello smarrimento e nell’affannosa ricerca di un senso.
Lo spettacolo
"Ogni essere umano ha dentro di sé il seme del male" racconta il regista. Un potenziale di violenza emerge dal lato scuro di noi stessi e ci spinge continuamente a cercare il potere - a volte il potere assoluto - la sopraffazione dell’altro, e la tragedia entra nelle case sotto forma di letteratura, di immagine, di cosa lontana. Ma la tragedia vive presente sotto forma di accadimenti reali, di morti giornalieri, di presente contemporaneo. La tragedia antica ci ha insegnato tutto ma sembra non averci cambiato.
Quelle immagini antichissime hanno rimbalzato continuamente nei secoli fino ad ora mentre io scrivo e voi leggete: figli strappati alle madri, morti insepolti e portati via, sete di potere, lotta per il potere... persino Amleto si interroga su questo persistere del significato della tragedia, e proprio di Ecuba: “Che cos’è Ecuba per lui, e lui per Ecuba perch’egli possa piangere ancora così?”. Perché possiamo piangere ancora così? Forse Euripide lo sapeva bene, conosceva il cuore tragico della sorte umana, sapeva che l’uomo nasce crudele, nasce per soffrire. Ma se vogliamo trovare uno spiraglio, un fiato di speranza io la ritrovo in quell’inizio di Ecuba in cui la regina dice: “Dobbiamo alzare la testa...”. Ecco, dobbiamo alzare lo sguardo, sollevare la testa e provare ad andare oltre la tragedia, non andrà tutto bene, ma andrà tutto secondo un bene misterioso che noi cerchiamo di indagare.
Partiamo da Troiane di Euripide per interrogarci sul senso del tragico, sul senso del male che entra nella nostra vita, nelle nostre case".