Lo spettacolo a teatro che racconta le "linee del fuoco" dell’esistenza
Dopo quasi due anni di sospensione dovuta alla pandemia, PETROLIO. Una Storia A Colori - spettacolo d’esordio alla scrittura per Beatrice Gattai, diretto da Alessio Di Clemente - torna finalmente in scena, protagonista di una piccola tournée teatrale che, dopo il fortunato incipit romano, arriva per la prima volta in assoluto a Milano, al teatro fACTORy32.
Lo spettacolo
Sul palco, Beatrice Gattai, Alessio Di Clemente e Francesco Centorame (già interprete sul piccolo e grande schermo della serie cult SKAM Italia e del film Gli Anni Più Belli di Gabriele Muccino) vestiranno i panni dei tre personaggi protagonisti del testo, finalista alla 27° edizione del Premio Hystrio.
Tre esseri umani che portano con sé altrettante esistenze, legate a doppio filo a tre interrogativi morali molto discussi del nostro presente: i disabili hanno diritto a una figura per l’assistenza sessuale? L’utero in affitto è una scelta eticamente corretta? La prostituzione va legalizzata?
Tre storie di cambiamento
Petrolio. Una Storia a Colori racconta tre storie di cambiamento, componendo una storia d’amore che parla soprattutto di evoluzione. È un intenso frammento di vita che suggerisce cosa può accadere a un essere umano quando oltrepassa la “linea del fuoco”, in quei passaggi stretti dell’esistenza che possono distruggerlo in un attimo o portarlo a evolversi.
Una donna priva di affetti, un uomo alle prese con i titoli di coda della propria relazione, un ragazzo alla ricerca della normalità del proprio desiderio pur scontrandosi e provocandosi l’un l’altro, raccontano una storia che custodisce bellezza. Perché alla fine, dietro la collina dell’integrità umana, splende sempre il sole.
“In ‘Petrolio. Una Storia A Colori’ la lettura di una storia d’amore non romantica mi ha consentito di lavorare sui tre interpreti obbligandoli a procedere per archetipi”, annota il regista e interprete Alessio Di Clemente. “La provocazione continua dell’altro all’interno del ring, o meglio della gabbia, in cui si svolge l’azione, e? il propellente di ognuno dei tre nella ricerca del compiersi del proprio obiettivo. Ma mentre la giovane donna ha già? scavalcato la ‘linea del fuoco’ e vede con chiarezza, responsabilità? e consapevolezza tutto il proprio campo d’azione, l’uomo e? impantanato nella sua mediocrità? e insegue solo il fantasma del proprio ego, il ragazzo invece cerca puramente di soddisfare le proprie necessita? naturali”.
Un confronto teso, un duello disputato in un luogo a perdere nella vita dei tre esseri umani. Che non conosce vincitori, a parte l’integrità? della persona. Integrità? che non protegge, ma che e? senz’altro consolatoria.