"Sid - Fin qui tutto bene" a teatro racconta il tema dell'immigrazione
Dal 18 al 23 ottobre al Franco Parenti va in scena Sid - Fin qui tutto bene, spettacolo dedicato al tema dell'immigrazione.
Lo spettacolo
Sid. Italiano. Origini algerine. Quindici anni. Forse sedici, forse diciassette. Veste sempre di bianco, perché il bianco è il colore del lutto per i musulmani.
Vive come uno dei tanti ragazzi di una delle tante periferie dell’Occidente. Vive nel mondo drogato della società dello spettacolo. Per uscire dalla disperazione e dalla noia di nascosto legge, ascolta musica, vede film.
Recita. Recita sempre. Fino a dimenticare di essere Sid.
Colleziona sacchetti di plastica, di carta, di tessuto, di materiale biodegradabile.
Tutti, rigorosamente, firmati. Bello, intelligentissimo, raffinato lettore, perfettamente padrone delle più sottili sfumature della lingua.
Ha ucciso. Probabilmente per noia. Sicuramente per uno scopo più alto. Uccide soffocando le sue vittime nei sacchetti di plastica alla moda. La sua storia è un film “senza montaggio”, un torrenziale monologo che è un concerto Hip Hop suonato dal vivo: scorrono schegge di vita, di bullismo, di consumo, di ragazzi annoiati, dei “fuck you”, di canne, droga, desolazione, di vagabondaggi nei “templi del consumo”.
Sid è il futuro incarnato.
Bello, bellissimo, intelligente, Europeo di nascita, di origine algerina, non appartiene né all’Occidente, né alla cultura africana. È il futuro. Un futuro senza identità. Un presente senza futuro.
Sid cerca l’identità, il suo palcoscenico è il mondo, la sua Croisette i Social, la vita il suo film. Il suo pubblico il mondo. Gli outfit bianchi, come il lutto per la sua vita, scintillante perché griffata.
Sid impacchetta le vite di scarto, incartandole in buste firmate. Il serial killer del futuro. La Star.
Cubo Teatro
Cubo Teatro è un gruppo di artisti e di operatori culturali che opera prevalentemente nella produzione artistica multidisciplinare, nella creazione e gestione di eventi, e nella programmazione artistica contemporanea. Operativa dal 2010, l’Associazione è oggi un punto di riferimento per la città di Torino e sul territorio nazionale per le arti performative indipendenti e per la capacità di intercettare i movimenti dell’arte contemporanea dello spettacolo dal vivo.