"Basta frac, qui si dirige in jeans": il primo spettacolo (social) @jeans_music
"Basta frac, qui si dirige in jeans": atterra in Italia il progetto JeansMusic
Il direttore d'orchestra Matthieu Mantanus organizza un concerto di musica sinfonica fuori dagli schemi: contatto con il pubblico, luci, abbigliamento informale... attraverso il progetto JeansMusic che vorrebbe far avvicinare anche i più giovani ai concerti di musica.
JeansMusic nasce da un'impellente esigenza di rinnovamento. Dalla convinzione che l'austerità distragga - e inevitabilmente allontani - gli spettatori.
JeansMusic nasce dal bisogno di rompere il rituale del concerto classico, riassunto nell'espressione oramai superata di "musica classica".
Il giovane direttore d'orchestra Matthieu Mantanus, già collaboratore-associato di Lorin Maazel e del compianto Giuseppe Sinopoli, progetta un concerto alternativo a quello tradizionale: come «classica» sarebbe definibile, tecnicamente, solo la musica composta circa nella seconda metà del XVIII secolo.
La musica oggi va vissuta con le gioie e le paure distintive della società, con l'espressività del nostro tempo.
Togliamoci il frac ottocentesco, vestiamo il palco di luci, video e animazioni capaci di immergere lo spettatore nella musica, in un mondo onirico e fortemente emozionale. La buona musica può essere apprezzata da tutti. Accogliamo, non respingiamo.
Ma è davvero possibile dirigere un'orchestra e contemporaneamenteparlare parlare al pubblico? Come "entrare" nel cuore degli spettatori e suscitarne le emozioni?
Per saperlo, attendiamo lo spettacolo che Mantanus & Co. lanceranno a maggio, con tanto di suggestivo incipit: buio pesto squarciato da un fascio di luce sul direttore, non più in marsina; lui parla e sorride, all'improvviso archi, ritmo e armonie, accompagnati da giochi di luce.
Già da questi giorni, sul sito ufficiale www.jeans-music.com, è possibile prenotarsi attraverso la newsletter, rimanere informati sull'iniziativa e ricevere sconti o agevolazioni per il primo concerto-evento.
Lo show promette contenuti d'impatto e colpi di scena: «Il compositore, del quale non si cambierà neppure una nota, verrà abbinato a un grande compositore, e quest'ultimo a un tema "forte", nel quale le persone possano identificarsi. Beethoven? La rivoluzione. Cajkovskij? L'intimità. Debussy e Ravel? La Belle Epoque.
Infine, anche la comunicazione passerà al 90% attraverso la rete: viviamo in una società multimediale, dove le emozioni si presentano iperconnesse e crossmediali.
Gli spettacoli saranno quindi "social", favorendo il contatto diretto con il pubblico. Attraverso commenti, condivisioni e "cinguettii" in tempo reale.
Nel saluto di Matthieu ritroviamo il senso del progetto JeansMusic, e tutta la sua energia: «Basta frac, io dirigerò in jeans».
Lo spettacolo JeansMusic: Revolution! si svolgerà a Milano a fine maggio.