Tutte le stelle del Rock al Planetario
Il 28 gennaio al Planetario si terrà una conferenza molto particolare: Tutte le stelle del.. Rock!
Ilaria Arosio, astrofisica che si occupa a tempo pieno di divulgazione, racconterà cinquant'anni di astronomia attraverso le rivoluzioni della musica.
La narrazione partirà dall' 8 giugno 2010, quando in un’afosa serata milanese trentacinque mila persone accalcate, urlarono all’unisono le parole “supermassive black hole”. Non erano scienziati, ma il pubblico presente allo stadio Meazza di San Siro per il concerto dei Muse in occasione dell’uscita dell’album Black Hole and revelation. Cantavano rimandando ad un concetto squisitamente scientifico e specialistico. Forse nemmeno Einstein avrebbe mai immaginato una cosa del genere.
Ed i Muse non sono i soli: dai Pink Floyd ai Genesis, passando per i Queen, Pearl Jam, David Bowie, Police e arrivando a Bruce Springsteen, Radiohead e Coldplay, da 60 anni il rock‘n’roll attinge alla scienza e all’astronomia giocando con concetti, formalismi, suoni e parole.
La scienza ogni giorno ci restituisce immagini, idee e sensazioni che entrano nel bagaglio culturale collettivo; tutti le vivono, molti le colgono e qualcuno le restituisce a tempo di rock.