Al Nuovo Teatro Ariberto lo spettacolo sulla strage del 1944: "L'ingegnere di Fossoli"
12 luglio ’44: Carlo Bianchi e gli altri martiri di Cibeno
Marco Filatori ha scritto e porta in scena L’ingegnere di Fossoli. Sul palco c’è tutto: la memoria della famiglia, che ha messo a disposizione le carte e i pochi materiali esistenti sul caso; la memoria di Carlo, racchiusa in una manciata di lettere inviate alla famiglia e la memoria di Italo, immaginario narratore che trent’anni dopo racconta tutto davanti a un registratore e ad una bottiglia di vino.
È il 25 maggio 1974 e per lui è l’ultima possibilità di ricordare: mentre l’Italia intera è incollata davanti al televisore per la finalissima di Rischiatutto, Italo racconta della sua vita al campo, della strana amicizia con quel prigioniero e della notte prima che lo portassero via assieme agli altri 66. Un’occasione imperdibile per ascoltare e ricordare una storia di cui ancora si sa troppo poco.
Da mercoledì a sabato, ore 20.45. Domenica, ore 16.30