"Il vizio dell'arte" in scena al Teatro Elfo Puccini dal 19 gennaio
Un altro straordinario successo nel segno di Alan Bennett dopo The history boys. Un testo che diverte, emoziona e sembra scritto per l'Elfo. Un esilarante gioco di "teatro nel teatro" in cui Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani si sdoppiano, si invecchiano, si rendono goffi e al tempo stesso commoventi, nei panni del poeta W. H. Auden e del compositore Benjamin Britten. Insieme a Ida Marinelli, cui tocca l'amaro finale, guidano una compagnia intergenerazionale dai ritmi perfetti.
L'interpretazione memorabile è di Ferdinando Bruni: per come si è invecchiato, per come trascina i piedi nelle pantofole; per come si tira giù il golf; per come irride ed è ben lontano dal temere la morte che verrà.
Corriere della Sera
La regia ha un ritmo veloce e incisivo che trasforma lo spettacolo in una specie di Hellzapoppin' teatrale dall'humour irresistibile.
delteatro.org
Una perfetta mescolanza di humour e malinconia, vitalismo e understatement, kitsch e senso dell'etichetta.
Il giornale
Il Teatro dell'Elfo conferma la felice vena creativa che sta esprimendo da qualche anno, e centra ancora l'obiettivo dopo un'impressionante serie di successi.
Il sole 24 ore
Gli Elfi da qualche stagione non sbagliano un colpo. Il vizio dell'arte di Alan Bennett lo conferma. Tra l'entusiasmo di un pubblico che si lascia stregare ma non blandire.
la Repubblica
Una serata di rara piacevolezza, recitata con gusto. Ammettete il pubblico dietro le scene, e lo farete felice.
La Stampa
Nell'elogio, non si può non mettere in evidenza lo straordinario affiatamento e i perfetti tempi scenici di tutti gli interpreti. Un subisso di applausi e di risate a scena aperta…
lospettacoliere.it