'Unknown Places': la mostra
10 opere esposte alla Triennale di Milano (triennale.org/mostra/unknown-places/) per esplorare il mondo attraverso gli occhi di chi ha ancora voglia di scoprirlo.
La passione per il viaggio e per la fotografia, in una raccolta di scatti che suggeriscono emozioni e sensazioni diverse, personali. Così come lo può essere guardare con i propri occhi un paesaggio sconosciuto o ascoltare una storia mai sentita prima.
Lontani dalle abitudini e dai cliché, l’esposizione attraversa non solo il mondo stesso, ma modi diversi di interpretare e vedere la fotografia.
Opere e storie molto diverse, completano la mostra dando al visitatore uno spettro completo di quello che ci aspetta usciti dai confini del quotidiano.
Ogni fotografia racchiude una storia nella storia. C’è infatti tutto quello che rappresenta quel luogo per i nativi o per chi ha vissuto lì nei secoli addietro, ma c’è anche l’istante in cui è stato fatto lo scatto.
Un istante che ha dietro di sé a volte intere settimane d’attesa, o in altri casi, percorsi insidiosi a contatto solo con la natura.
Natura e uomo. Un altro punto focale di gran parte delle opere verte proprio su questo rapporto. Un indissolubile legame che dura da millenni, e in cui una parte ha imparato a conoscere l’altra.
Con il rispetto che si ha verso la propria casa, così riusciamo a scoprire come la nostra mano abbia modellato posti apparentemente inospitali, o come sia riuscita a rendere omaggio a qualcosa che ci appare innaturale eppure ci dona la vita.
Proprio la vita sembra il punto d’incontro tra natura e uomo. Due soggetti che hanno in comune questo. Respirare, cambiare ed adattarsi, sono tratti che troviamo in entrambi.
Le fotografie esposte sono un’ode al viaggio, alla scoperta e all’attitudine che ogni uomo ha, anche se a volte sopita, di dare risposte alle domande che ci vengono guardando qualcosa di nuovo.