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Al via campagna contro Papilloma Virus

HPV è la più diffusa malattia a trasmissione sessuale e senza alcun dubbio è considerato uno dei principali virus coinvolti nella trasformazione neoplastica in diversi distretti anatomici. L'infezione da HPV può essere definita una "malattia di coppia”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Partirà martedì 24 settembre a Milano "W - viva il vaccino", elaborato da Donne in rete onlus: questo progetto di informazione, comunicazione e prevenzione vuole affrontare il tema della salute come diritto concentrandosi sulle vaccinazioni, per maschi e femmine, con una particolare attenzione al papilloma virus e ai condilomi. Il progetto "W - viva il vaccino" si sviluppa, da settembre a dicembre 2013, attraverso l'organizzazione e la promozione di momenti di approfondimento, diffusione e informazione su questi temi sul territorio lombardo affiancati dall'elaborazione di uno studio teorico specifico e mirato a cura del centro studi di Donne in rete onlus.

La comunità scientifica ha da tempo riconosciuto che l'infezione da genotipi ad alto-rischio dell'HPV è la causa necessaria (benché non sufficiente) del cancro della cervice uterina.

Questo significa che l'HPV è il prerequisito indispensabile allo sviluppo del cancro invasivo in questa sede anatomica. Ma la potenzialità trasformante dell'HPV si può esprimere anche in altri distretti: vulva, vagina, ano, pene e oro-faringe. È emergente il ruolo dell'infezione nel maschio e le ricadute in termini di neoplasie e di sterilità.

L'infezione da HPV ha inoltre un enorme impatto socio-sanitario: in termini di patologia benigna, lesioni preinvasive ed invasive.

Come per qualsiasi patologia, anche in questo caso è possibile prevenire il contagio. La prevenzione passa attraverso la conoscenza. L'informazione sessuale dovrebbe avere un posto rilevante nell'educazione fin da bambini. Parlare di malattie a trasmissione sessuale agli adolescenti significa intervenire sovente quando il problema si è già presentato.

Per L'infezione da HPV esiste la possibilità di:

  • una prevenzione primaria grazie alla disponibilità di un vaccino in grado di proteggere contro i ceppi maggiormente oncogeni(16-18) e contro i ceppi responsabili delle condiloma tosi (6-11)
  • una prevenzione secondaria grazie ai programmi di screening (pap test).

Le persone di sesso maschile rimangono ad oggi escluse dai benefici della prevenzione primaria; non esiste inoltre un equivalente screening nei maschi.

"La vaccinazione è un punto indispensabile per prevenire il diffondersi di questa malattia. La maggior efficacia della vaccinazione si raggiunge intervenendo nell'età di preesposizione - dichiara Rosaria Iardino, Presidente Donne in rete onlus - nei soggetti che sono già stati esposti ad HPV l'efficacia è ridotta. Garantire l'universalità del diritto alla cura e all'accesso alla cura è l'obiettivo di Donne in rete onlus, fortemente convinta della necessità di garantire a tutti, maschi e femmine, l'accesso alla vaccinazione per consentire una vita il piu' possibile libera da malattie.

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