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Violenza contro le donne: a Milano si costruisce il Wall of Dolls, un muro di bambole

L'iniziativa

Il comune di Milano, 50 brand rappresentativi del Made in Italy, 20 tra artiste e scrittrici oltre a 16 onlus, tutti insieme nella costruzione di Wall of Dolls l’istallazione in cui le bambole, simbolo di speranza, di futuro, di creatività e bellezza testimoniano il rifiuto della violenza sulle donne. L’istallazione visibile al pubblico - da sabato 21 giugno alle ore 16 sul muro del Centro Culturale di via De Amicis, 2 - in occasione della settimana della moda maschile, è stata presentata a Palazzo Marino dagli assessori Pierfrancesco Majorino e Cristina Tajani con la consigliera Rosaria Iardino insieme Jane Reeve, amministratore delegato della Camera della Moda e alla conduttrice Jo Squillo testimonial di “Wall of Dolls”. 

“E’ significativo che i protagonisti del mondo della moda abbiano deciso di spendere il proprio nome per una causa così importante, anche alle luce dei recenti fatti di cronaca. Fatti che dimostrano come ci sia ancora molto da fare per contrastare la violenza sulle donne ed ogni discriminazione di genere” così commenta l'iniziativa l’assessore alle Politiche per il lavoro Cristina Tajani . “Violenza – conclude l’assessore – che avviene soprattutto tra le mura domestiche e ancora oggi nascosta, è necessario quindi che tutti e in primo luogo chi è più conosciuto dal grande pubblico apporti il suo contributo per sensibilizzare le nuove generazioni e la cultura maschile”. 

Muro di bambole contro il femminicidio: foto

Per comprendere la gravità del fenomeno, secondo i dati riportati dall’Organizzazione mondiale della Sanità, sono oltre 130 milioni le donne che hanno subito mutilazioni genitali. 1 donna su 5 è stata vittima di violenza fisica o sessuale, oggi in alcuni paesi lo stupro da parte del marito è ancora legale e la brutalità sulle donne è una normale componente culturale. In Europa circa 62 milioni di donne – 1 su 3 – sono vittime di maltrattamenti 

Le bambole realizzate ad hoc da stilisti, artisti, scrittrici, celebrities e associazioni daranno vita a un vero e proprio muro del ricordo che dalla capitale della moda, Milano, farà tappa nelle principali città italiane e europee  per testimoniare come quanto spesso la femminilità venga violata e nel contempo sensibilizzare i cittadini a una nuova cultura del rispetto della donna e della sua femminilità. 

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