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Da 20 anni a Milano: la scuola bilingue con un approccio olistico e inclusivo

Un istituto che continua ad essere il punto d’incontro per la ricerca educativa, la formazione ed il supporto pratico verso la valorizzazione delle eccellenze accademiche

La conoscenza dell'inglese - al giorno d'oggi - è fondamentale così come affidarsi a degli istituti che manifestano un'esperienza consolidata nell'ambito della formazione.

Questo è il caso di MILE, la scuola bilingue che propone un curricolo italiano e Cambridge madrelingua inglese, con oltre 20 anni di impegno consolidato nell’educazione.

La scuola è paritaria, ufficialmente riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) sia per il ciclo Primario che per il ciclo Secondario di 1° grado. Tutte le materie vengono insegnate sia in italiano che in inglese, al fine di garantire una solida preparazione che permetta agli studenti di accedere ai migliori licei italiani o ad international high school di prestigio.

La nascita della scuola

Quando 20 anni fa è nata MILE, una delle priorità del progetto educativo era l’inclusività espressa attraverso un percorso il più possibile personalizzato sulle esigenze degli studenti.

In Italia i docenti avevano già molte opportunità di formazione rispetto alle disabilità, ai disturbi dell’apprendimento e a tutta la casistica rientrante nei BES.

Nonostante ciò, in seguito ad un confronto assiduo avvenuto tra il 2010 e il 2015 con Oxford e Cambridge, è apparso chiaro che in Italia non vi era un programma diffuso di formazione ed informazione per docenti e famiglie.

In tal senso, la collaborazione con l’Università di Pavia e in particolare con la professoressa e psicologa Maria Assunta Zanetti, docente del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso, ha consentito a MILE di comprendere anno dopo anno come strutturare nuovi approcci e strategie.

Una visione olistica e inclusiva

Nello specifico, l’ambito di ricerca che ha portato la scuola ad essere un punto di riferimento in Lombardia e nel nord Italia ha avuto inizio nel 2015: si sta parlando dell’identificazione, supporto e design di pratiche pedagogiche di sviluppo del talento e giftedness.

Tale campo presenta delle dinamiche complesse tanto da rischiare di confondere le necessità e le priorità di studenti, insegnanti e famiglie nel favorire un contesto di crescita. In particolare, la letteratura accademica presenta teorie contrastanti che nell’ultimo secolo si sono sviluppate in stati e contesti di apprendimento diversi. Questo tipo di problema ha - tuttavia - stimolato una riflessione educativa estremamente pratica di MILE nel ricercare, all’interno del proprio contesto, strategie pedagogiche volte a stimolare manifestazioni di alto potenziale accademico negli studenti.

All’inizio della collaborazione con la professoressa Maria Assunta Zanetti e il dottor Michael Cascianelli, l'istituto ha iniziato un processo di sensibilizzazione e di formazione che ha portato a un lavoro accademico implementato costantemente negli anni. Si è partiti dai corsi di formazione rivolti a di docenti e leader all’interno di MILE, con l’obiettivo di introdurre a livello curriculare una didattica volta a sostenere e sviluppare il potenziale di ciascun alunno.

A seguito di questa prima fase, si è passati alla condivisione con le famiglie all’interno della scuola. Negli incontri, l'obiettivo era il mettersi a servizio dei bisogni educativi degli studenti partendo dalle percezioni e punti di vista dei genitori. Tramite un’analisi di dati qualitativi e quantitativi, la scuola ha saputo attivare in maniera concreta delle pratiche di ricerca nel proprio "fare scuola". Attualmente, MILE è considerata un esempio per tutti quegli istituti che vogliono intraprendere un rimodellarsi e mettersi in gioco partendo dai bisogni educativi dei propri studenti.

Con questo approccio olistico e inclusivo verso tutta la sua comunità, il centro di formazione milanese continua ad essere un punto d’incontro per la ricerca educativa, la formazione ed il supporto pratico verso la valorizzazione delle eccellenze accademiche. Queste ultime, spesso vanno ad appiattirsi o rischiano di non essere riconosciute nella normale attività scolastica.

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