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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Quanta energia si può produrre con la fogna e l'umido di Milano?

Lo ha calcolato Cap, azienda pubblica che gestisce la rete idrica e i depuratori di Milano e hinterland

Se il biogas fosse come il petrolio si potrebbe dire che Milano si trova su un vero e proprio giacimento. Letteralmente. Secondo i calcoli effettuati dai tecnici Cap, azienda che gestisce la rete idrica e i depuratori di città e hinterland, se venissero recuperati tutti i fanghi di depurazione e i rifiuti umidi della città metropolitana si potrebbero produrre circa 40 milioni di metri cubi biogas dai quali trarre 24milioni di metri cubi di biometano. I numeri si fanno ancora più interessanti se si guarda l'intera Lombardia: si potrebbero produrre oltre 112milioni metri cubi di biogas da cui recuperare oltre 67milioni metri cubi di biometano. Sono tanti? Decisamente, potrebbero alimentare un parco di 204mila auto per una media di 10mila km ciascuna, praticamente quasi 600 milioni di kWh all’anno.

È un bel piano ma parte del progetto è già realtà. Entro la fine del 2022, infatti, gruppo Cap sarà in grado di produrre, sfruttando esclusivamente i propri impianti già esistenti, oltre 10 milioni di metri cubi di biogas, da cui ricavare 5milioni di metri cubi di biometano. Inoltre, estendendo il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) anche agli impianti di Pero e Cassano, potrebbe arrivare a produrre 24milioni di metri cubi di biogas, pari a oltre 13,5milioni di metri cubi di biometano. Energia totalmente pulita, perché derivante dal trattamento dei fanghi da depurazione, oltre 90mila tonnellate prodotte ogni anno negli impianti di Cap.

"Sono numeri importanti, che potrebbero anche aumentare efficientando la raccolta differenziata della Forsu - ha spiegato Andrea Lanuzza, direttore generale di Gruppo Cap - La regione Veneto, per esempio, oggi ne raccoglie 110kg all’anno pro capite, un dato leggermente superiore alla Lombardia. 'Quota 110' consentirebbe di incrementare la produzione lombarda di biogas da rifiuti fino a oltre 156milioni di metri cubi, pari a quadi 100milioni di metri cubi di biometano. In questo caso, i km percorribili prima di consumarlo tutto sarebbero 2.210.118.756, oppure ci si potrebbero alimentare oltre 283mila automobili".

Quanti impianti ci sono in Lombardia

In Lombardia sono presenti 65 impianti per il compostaggio dei rifiuti, dei quali 11 si trovano nella città metropolitana di Milano, e 7 impianti di digestione anaerobica e 7 impianti per il trattamento integrato anaerobico/aerobico. Il biometano (e il biogas in generale) è una fonte rinnovabile programmabile e quindi, a differenza degli impianti solari ed eolici, un impianto a biometano può essere "acceso" quando vi è necessità, per compensare, per esempio, le fluttuazioni dovute all’aleatorietà delle altre fonti rinnovabili. Infine, è possibile sfruttare le infrastrutture di trasporto e stoccaggio esistenti, minimizzando il sostenimento di ulteriori costi infrastrutturali per la trasmissione e lo stoccaggio di energia elettrica che il prevalere di fonti rinnovabili non programmabili inevitabilmente richiede.

  • Cap gestisce 5 impianti per la valorizzazione energetica del biogas da fanghi da depurazione (Bresso, Pero, Peschiera, Robecco e Sesto San Giovanni) e gestirà con la Biopiattaforma di Sesto un impianto per il trattamento della Forsu.
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