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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ecco la classifica delle città "verdi": Milano 31esima ma scala molte posizioni

La prima città italiana è Mantova. Tutti i dati di Milano

La 24esima edizione del rapporto "Ecosistema Urbano" di Legambiente (pubblicato il 30 ottobre dal Sole 24 Ore) incorona Mantova come capitale italiana "green" (era terza nel 2016) e conferma le città ai primi posti della classifica. Milano sale al trentunesimo posto scalando ben quarantadue posizioni ed è il risultato migliore di tutte rispetto allo scorso anno. Sul podio Trento e Bolzano, quarto posto per Parma. Tra le lombarde, Cremona è undicesima, Sondrio sedicesima, Lodi ventesima, Bergamo ventiseiesima e poi, appunto, il capoluogo. La peggiore è Monza (novantaquattresima).

Tra le città capoluogo di Regione, la migliore Trento (secondo posto), poi Bologna (ventiduesima) e Milano. La capitale Roma è addirittura in ottantottesima posizione. Nel Centro-Sud e isole, la città più "green" è Macerata (settimo posto), seguita da Oristano (decima). Considerando solo il Sud, spicca Cosenza (tredicesima). 

Il rapporto prende in esame sedici indicatori e un totale di circa 30 mila dati. La novità del 2017 è l'indicatore relativo alla presenza di alberi in area urbana, un dato che tutti i Comuni sopra i 15 mila abitanti sono obbligati a contabilizzare anche se - segnala Legambiente - quaranta Comuni non hanno dato una risposta. 

Gli indicatori: come va Milano sulla mobilità

Vediamo una carrellata degli indicatori. Milano è al 26esimo posto sulle aree pedonali urbane. E' inutilie dire che su questo indicatore la fa da padrona assoluta Venezia, grazie alla peculiarità di città lagunare costruita su centinaia di isolette separate da canali. Milano va male (99esima) sull'incidentalità stradale, con 8,56 persone che hanno riportato lesioni dopo incidenti ogni mille abitanti. Sulle piste ciclabili svetta il Comune di Reggio Emilia, con 41 "metri equivalenti per 100 abitanti", seguita da tre lombarde: Cremona, Mantova e Lodi. Milano, con 4,05 metri, è soltanto 56esima. Ma si "riprende" quando si parla del tasso di motorizzazione: soltanto 51 automobili circolanti ogni 100 abitanti e un dato in discesa costante. Milano è quarta a livello nazionale e, ancora una volta, la prima è Venezia (dove per molti residenti possedere un'auto non ha ragion d'essere). Curiosità: la peggiore (L'Aquila) sta comunque sotto le 80 auto. Tra le grandi città, Milano è seconda (dopo Venezia, sempre per lo stesso motivo, quindi "moralmente" prima) per numero di persone trasportate dai servizi pubblici. Il dato è significativo perché ovviamente è stato "normalizzato". Un'altra città lombarda, Brescia, svetta tra le città medie.

Gli indicatori: come va Milano su qualità di aria e acqua

Milano è 93esima per il biossido d'azoto. Si prende in considerazione la media annuale dei valori registrati dalle centraline. Il capoluogo è comunque "in linea" con altre realtà padane, tranne Mantova, Verona, Rovigo e Ferrara. La Sardegna è la Regione italiana dove si sta meglio: quattro capoluoghi su quattro entro le prime 21 posizioni e Oristano prima assoluta. E con oltre 36 microgrammi per metro cubo, Milano è 95esima per le polveri sottili Pm10. La vetta della classifica è sempre sarda, ma stavolta Nuoro. Sull'ozono Milano è 62esima con oltre 37 giorni di superamento della soglia di 120 microgrammi per metro cubo. Quattordici le città italiane in cui la soglia non è mai stata superata. Molto male Milano sul consumo di acqua: vengono calcolati i litri mediamente consumati ogni giorno per uso domestico per abitante. Il capoluogo lombardo è al 97esimo posto con ben 209,3 litri, terzultima tra le città con dati disponibili. La prima città, Oristano, consuma appena 95 litri al giorno per abitante. Meno della metà. E non bene Milano nell'efficienza della depurazione dell'acqua: 94esima, peggiore d'Italia a pari merito con varie altre città. Molto meglio (nona posizione) sulla dispersione della rete idrica, ovvero la differenza tra l'acqua immessa e l'acqua consumata. La percentuale di dispersione è davvero minima, 0,16%, e la nona posizione è data dal fatto che parecchie città, in realtà, risultano efficienti. La prima in classifica è Monza con lo 0,1%. Anche la peggiore tra quelle che forniscono dati (Frosinone) è sotto lo 0,8%.

Gli indicatori: come va Milano su rifiuti ed energia

Milano è 50esima sulla raccolta differenziata. I rifiuti differenziati sono oltre il 50% del totale, poco sopra la mediana (49%). Il Nord-Est, con Pordenone, Treviso, Trento e Belluno "piazza" quattro città nelle prime cinque posizioni. Il capoluogo lombardo è invece 40esimo per produzione di rifiuti: 496,7 chili per abitante all'anno. La prima in Italia, Isernia, si attesta su 366 chili. L'ultima, Massa, sui 798 chili. Novara e Monza, decimo e undicesimo posto, "producono" 430 chili all'anno per abitante, segno che molte città sono sostanzialmente attestate sui 400-500 chili. Milano potrebbe far meglio (è 64esima) anche sul fronte dell'energia solare: vengono prodotti 2,19 kw per mille abitanti. A Padova, prima in Italia, ben 30,17 kw.

Ed infine il nuovo indicatore, quello sul verde urbano. Viene preso in considerazione il numero di alberi ogni 100 abitanti. Milano è 28esima con 17,34 alberi. La prima - Brescia - ne ha 58,63. Come si diceva all'inizio, sono ben quaranta le città per le quali questo dato non è disponibile. Tra le altre, la peggiore è Lecco con appena 0,23 alberi ogni 100 abitanti.

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