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M1 a Baggio e agli Olmi, il sì del Comune: ma è polemica sulle fermate

Contestata la scelta della fermata intermedia, che dovrebbe servire Baggio ma secondo alcuni è troppo distante dal "cuore" del quartiere

E' più vicino il prolungamento a Baggio e al Quartiere degli Olmi della linea rossa (M1) del metrò milanese. La giunta ha dato via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica. L'idea è quella di realizzare tre stazioni per un prolungamento totale di tre chilometri e mezzo, con nuovo capolinea in via degli Ulivi, a pochi passi dalla Tangenziale Ovest, e la possibilità di realizzare eventualmente un parcheggio d'interscambio che si aggiunga a quello dell'attuale capolinea Bisceglie.

Il costo dei lavori sfiorerebbe i 350 milioni di euro di cui 140 dal Comune e dalla Regione e 210 dal Ministero delle Infrastrutture, per i quali occorrerà partecipare ad un apposito bando (e per vedere le risorse nero su bianco occorrerà aspettare autunno 2019), mentre la Legge Finanziaria 2019 mette a disposizione 900 milioni per un altro prolugamento, quello della M5 (lilla) verso Monza. La giunta milanese ha specificato che, se per la M5 aveva preferito la strada dell'interlocuzione diretta col governo, per la M1 a Baggio e agli Olmi ha scelto la via "ordinaria", per non rischiare di "bruciare" l'idea.

Dell'idea si parla da tempo: è stata ventilata a gennaio del 2018, con l'obiettivo di servire non solo il popoloso quartiere di Baggio e le sue frazioni (come gli Olmi e Valsesia) ma anche, ad esempio, il Comune di Cesano Boscone, che tra l'altro ha nel suo territorio l'istituto Sacra Famiglia, importante polo socio-sanitario. Con il capolinea vicino alla Tangenziale si potrà intercettare il traffico automobilistico in entrata a Milano ancor prima che a Bisceglie. Se si pensa ad Area B e al suo sistema di ingressi monitorati quasi al confine comunale, il quadro è quello di lasciare le auto il più possibile all'esterno del perimetro cittadino. 

Qualche dubbio sulle fermate previste

L'inizio dei lavori è previsto, ottimisticamente, a fine 2021. Ma nel quartiere c'è già chi storce il naso: sono in tanti a fare notare che il percorso progettato, in realtà, non serve veramente il quartiere di Baggio ma soltanto alcuni complessi residenziali come Parri e Valsesia, oltre ovviamente agli Olmi in cui ci sarà il capolinea. In particolare le fermate saranno (nomi provvisori) "Valsesia" (incrocio via Valsesia con via Parri), "Baggio" (incrocio via Bagarotti con via Gozzoli) e "Quartiere Olmi" (incrocio via degli Ulivi con via Mosca).

A servire il grosso del quartiere di Baggio dovrebbe essere, nell'intento, la seconda fermata, ma secondo molti non sarà così. Tra questi anche il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti (Forza Italia) ha espresso perplessità, ritenendo che altre soluzioni, che avrebbero servito meglio Baggio, sono state scartate: "Una fermata sempre in via Bagarotti, ma più verso il centro città, sarebbe stata più vicina al 'cuore' di Baggio". La M1 resterà invece piuttosto lontana dalla biblioteca, dal Parco delle Cave, da Sant'Apollinaire. 

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