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Il senso dell'ecopass

Il principio è nobile, ma il metodo lo è?

L'ecopass nasce nel 2008 con un preciso obiettivo: ridurre l'inquinamento atmosferico, attraverso la riduzione del traffico. I mezzi che entrano all'interno dell'area ecopass, devono infatti pagare, se vengono considerati come "inquinanti", in base alla classificazione Euro: in base alla classe di appartenenza si paga un ticket che può andare dai 2 ai 10 euro giornalieri.

Vi sono poi una serie di mezzi che vengono esentati, perchè ritenuti poco o meno inquinanti: Gpl, elettrici, a metano, ibridi... Tra di essi, per ora, vi sono anche le auto diesel euro 4 senza filtro e i veicoli merci euro 4-5 senza filtro, ma sono esentati fino al prossimo dicembre.

Dunque, in teoria, il ragionamento non fa una piega: si vuole ridurre il traffico per ridurre l'inquinamento.
Ma, domandiamoci, il fine giustifica i mezzi? E, soprattutto, a questo progetto, si aggiungono ulteriori interventi?
Seguiamo un semplice schema nel ragionamento:
  1. il diritto di accedere all'area ecopass, per un possessore di mezzi inquinanti , è subordinato ad un pagamento in denaro 
  2. di fronte al pagamento in denaro vi sono due possibilità: cambiare auto oppure usare i mezzi pubblici
  3. se si usano i mezzi pubblici vi sono due problemi: parcheggiare l'auto fuori dall'area ecopass e avere a disposizione i mezzi pubblici

Il denaro richiesto dal comune dunque giustificherebbe più fini: riduzione inquinamento, possibilità di induzione a rinnovamento parco auto, reinvestimento in parcheggi e mezzi pubblici.

Vi sono alcuni dati interessanti, secondo quanto dice l' AMA (agenzia per mobilità, ambiente e territorio) nell'ultimo monitoraggio disponibile (gennaio -settembre 2009):
 

  • la concentrazione media di pm 10 era nel 2004 di 45 microgrammi per m3 nell'area ecopass: a settembre 2009 è di 41 microgrammi
  • la media dei giorni di sforamento di 50 mg in città tra il 2002-2007 è stata di 91 gg, nel 2008 di 68 e a settembre 2009 di 60
  • se nel 2007 la velocità media dei mezzi pubblici in area ecopass era di 8,67 km/h, nel 2008 era di 9,25 km/h
  • il comune ha incassato a partire dal gennaio 2008, 19.475.980 euro

 Ora, a mio parere, l'introduzione dell'ecopass non ha portato ad una rivoluzione e ad una riduzione drastica dell'inquinamento: i risultati ottenuti, inoltre, hanno il limite di non poter ridurre l'inquinamento oltre un certo limite. 
Non si possono poi trascurare quei circa 20 mln guadagnati che, sempre secondo il mio modesto parere di pendolare, non sono di sicuro stati investiti in piste ciclabili o in un significativo aumento dei mezzi pubblici.

Infine, a dare un senso all'ecopass, è giunto il provvedimento di 3 giorni fa: i furgoni euro 4 senza filtro, cui era vietata la circolazione durante le fasce orarie 7,30-10 e 14-19, sono ora liberi di circolare in qualsiasi orario. 
Insomma, un senso utilitaristico, altro che salvaguardia dell'ambiente e riduzione dell'inquinamento.

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