Centri di accoglienza per senza fissa dimora a Milano
Alcuni centri di accoglienza e dormitori a Milano in cui le persone senza fissa dimora possono essere accolte e supportate
Le persone senza fissa dimora necessitano di un luogo di accoglienza che li possa aiutare a dormire in un ambiente protetto e ad avere un pasto caldo durante il giorno.
Spesso i senza fissi dimora sono infatti costretti a trascorrere molte ore della giornata in uno spazio pubblico, all'aperto, senza cure mediche e vivendo in sistemazioni alloggiative temporanee o in alloggi per interventi di supporto sociale specifici.
Per accedere alle strutture di accoglienza è necessario interfacciarsi con il Centro Aiuto, Ufficio del Comune di Milano che risponde al numero 02.88447647.
I centri di accoglienza a Milano
In questa guida scopriamo alcuni centri di accoglienza a Milano a cui i senza tetto si possono rivolgere per ottenere un letto o un pasto caldo. Ribadiamo che è importante interfacciarsi con il Centro Aiuto, Ufficio del Comune di Milano che risponde al numero 02.88447647.
- Centro Accoglienza Ambrosiano, Via Tonezza 3/5
- Caritas Ambrosiana, Via Via Galvani, 16
- Progetto Arca, Via degli Artigianelli, 6
Casa Jannacci
Il Comune di Milano mette a disposizione Casa Jannaci, una struttura per l’accoglienza temporanea di persone adulte in difficoltà, in grave stato di bisogno, prive di alloggio e senza mezzi economici per procurarselo.
Nel rispetto del regolamento di Casa Jannacci “Norme temporanee di funzionamento” , l’accoglienza diurna e notturna offre agli/alle ospiti i seguenti servizi:
- servizio docce
- servizio lavanderia
- deposito bagagli
- guardaroba
- custodia documenti e valori
- servizio mensa serale
- biblioteca con postazioni pc e wifi,
- sala soggiorno maschile e sala soggiorno femminile dotate di wifi
- sala soggiorno mista dotata di televisore
Requisiti per l’accesso
L’accoglienza a Casa Jannaci è rivolta a persone di ambo i sessi, italiani/e, stranieri/e o apolidi. Possono accedere al servizio, mediante compilazione di autocertificazione, persone:
- di età compresa tra i 18 e i 65 anni con autosufficienza psicofisica che consenta la vita in comunità
- con un reddito non superiore al “minimo vitale”, equivalente alla pensione minima INPS per i lavoratori dipendenti
- prive di sistemazione alloggiativa in città o altrove
- prive di proprietà immobiliare
Il contributo è di 1,50 euro per posto letto e di 1,50 euro per il pasto serale.