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Sabato, 20 Aprile 2024
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Intervista al manager della cultura Salvo Nugnes organizzatore del concorso d'arte Margherita Hack con premiazione il 12 giugno 2016 presso la storica sede Milano Art Gallery

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

1) Dottor Nugnes, c'è grande attesa per la prima edizione del concorso d'arte Margherita Hack; come nasce l'idea di organizzare questo prestigioso evento in omaggio alla mitica Signora delle Stelle?

Ho avuto l'opportunità di essere agente di margherita e di instaurare nel tempo una solida amicizia. Per commemorarne il ricordo, abbiamo già organizzato più edizioni del premio Margherita Hack, dedicato e nomi di spicco che si sono distinti nelle varie categorie d'appartenenza per particolari meriti. Tra i premiati anche Carlo Verdone, Federica Pellegrini, Barbara De Rossi e altri personaggi noti. Il concorso d'arte Margherita Hack, nasce in concomitanza con l'istituzione dell'associazione Margherita Hack e vuole collegare il suo nome al mondo dell'arte, concepita a tutto tondo, dando la possibilità ai partecipanti di essere selezionati e poter vincere premi per un valore complessivo di 20mila€. Penso, che sia un modo per continuare a mantenere viva nella memoria collettiva la grande margherita, che ha dato un contributo inestimabile in simbolica eredità a tutti noi, attraverso i suoi studi e le sue ricerche. C'è una frase che ho fatto mia e che penso che margherita condividerebbe ampiamente "Quando la passione ha il sopravvento sul mestiere, il lavoro diventa un'arte".

2) A quali categorie di artisti è riservata l'adesione?

Possono partecipare alle selezione tutte le categorie di artisti indistintamente, più o meno affermati e conosciuti. Quelli scelti potranno partecipare con opere di pittura, scultura, grafica e fotografia, dando libera espressione alla loro fantasia e al loro estro creativo.

3) In quale location si svolge la cerimonia ufficiale di premiazione?

Abbiamo individuato come location la storica sede milanese della Milano Art Gallery, a cui Margherita è sempre stata molto legata e dove ha tenuto interessanti conferenze, acclamata da una platea gremita di pubblico entusiasta. Tutte le opere partecipanti al concorso, resteranno esposte in galleria fino al 12 luglio 2016, con ingresso libero al pubblico.

4) Ci sarà una giuria di qualità preposta nella scelta dei vincitori?

Abbiamo creato un'apposita giuria di qualità, che è composta da nomi di calibro del panorama attuale, competenti e autorevoli in materia, che prenderà in visione le opere e designerà i vari vincitori. daranno il loro contributo all'iniziativa anche Vittorio Sgarbi e Francesco Alberoni.

5) Quali sono i premi in palio?

I premi sono 6 con in aggiunta un premio speciale in nome di Vittorio Sgarbi, per un totale di 7 riconoscimenti, che verranno assegnati durante l'evento del 12 giugno.

6) C'è un ricordo particolare, che la emoziona, pensando alla Hack?

Gli episodi e gli aneddoti, che conservo nel cuore sono tanti e mi emozionano nel profondo. Di lei voglio ricordare il proverbiale senso dell'ironia, la simpatia frizzante e accattivante, che le faceva avere sempre pronta la battuta giusta al momento giusto. Aveva una dialettica carismatica, incisiva, schietta e diretta, tanto da apparire quasi disarmante nella sua genuina sincerità e spontanea onestà intellettuale. Non ha mai usato filtri, maschere ne' finzioni. Era una donna di intensa umanità, di grande bontà d'animo, di generoso altruismo e acuta sensibilità. Aveva una personalità unica e speciale e fino all'ultimo ha saputo mantenere inalterato il suo spirito guerriero, indomito, carico di energia vitale.

7) Cosa rappresenta la Hack per le nuove generazioni?

I giovani possono apprendere importanti lezioni di vita dal suo esempio. Margherita aveva un radicato senso del dovere e del sacrificio, una volontà forte e tenace, che la rendeva instancabile. Ha dimostrato sempre impegno scrupoloso, passione e slancio inesauribili. Inoltre, si è comportata sempre con assoluta correttezza, etica morale e deontologia professionale. Ha fatto della ricerca e degli studi la sua principale ragione di vita, come una missione e un traguardo da raggiungere a favore della collettività e per il bene comune. Ha donato se stessa e le sue capacità senza riserve. Le nuove generazioni devono portare alto il nome e il valore del suo operato e fare tesoro dei preziosi insegnamenti di vita.

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