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Le emozioni di Expo in un docufilm di Andrea Segre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Dall'esperienza di CIR Food, impresa che serve ogni anno 80 milioni di pasti in Italia, vivere il cibo non è solo nutrimento ma anche cultura, innovazione, sostenibilità, accessibilità per tutti. Per questo nasce il docufilm Expo sotto la superficie del regista Andrea Segre, presentato in anteprima ieri al Museo interattivo del cinema di Milano.

Vivere il cibo come una tavola pubblica sempre più vicina alle proprie radici, ma anche aperta alla diversità e al futuro, che educhi a stili alimentari e di vita sani. Questa è l'esperienza di CIR food in Expo, l'impresa leader in Italia nei servizi di ristorazione collettiva, che ha servito 4 milioni di visitatori nei suoi 20 ristoranti durante l'Esposizione milanese.

Nel film documentario Expo sotto la superficie, prodotto da CIR food e presentato in anteprima al MIC di Milano, il regista Andrea Segre, noto al pubblico per opere come Io sono Li e La Prima Neve, ha catturato la ricchezza di questa esperienza mettendo a fuoco il protagonista indiscusso, il cibo. Ciò che emerge è il racconto dietro le quinte dei valori sociali e culturali dell'alimentazione, con uno sguardo cinematografico all'esperienza delle persone che a vario titolo hanno animato questo grande evento. La volontà di CIR food, attraverso iniziative culturali e produzioni scientifiche, è di contribuire a tenere alta l'attenzione sulle tematiche più importanti dell'Esposizione Universale, quali la lotta allo spreco, la sostenibilità ambientale, la tutela della biodiversità e la sicurezza di un'alimentazione sana per tutti.

Alla proiezione del film documentario ha preso parte Massimiliano Tarantino, Segretario Generale di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che ha sottolineato: "La legacy di Expo Milano 2015 risiede nella forza del messaggio e nel metodo che lo ha determinato. Il percorso della Carta di Milano ci insegna che un metodo basato sulla condivisione delle competenze e il reciproco ascolto è possibile e, soprattutto, fonda le basi di uno sviluppo sostenibile e responsabile. Milano può e deve essere capitale globale delle soluzioni e della formazione per uno sviluppo sostenibile e responsabile."

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