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Maltempo a Milano, ecco quando smetterà di piovere e arriverà l'estate: le previsioni

Il Centro Meteorologico Lombardo ha spiegato perché piove da oltre dieci giorni. Ecco cosa ci aspetta

A Milano piove e fa freddo. Sole e temperature torride non si sono ancora materializzate in tutta la loro forza, a dispetto di temporali e piogge che sono diventati quasi una costante degli ultimi giorni. Ma quando esploderà l'estate? La domanda se la pongono in tanti e gli esperti del Centro meteorologico lombardo hanno provato a dare una risposta attraverso un post sulla loro pagina Facebook.

Pioggia e temporali potrebbero accompagnarci per tutto il mese di giugno: "è molto poco probabile un cambiamento di rotta significativo — fanno sapere gli esperti —. Certo, avremo comunque parentesi soleggiate con temperature più che gradevoli, certo, specie lontano dai rilievi potranno comunque capitare giornate completamente asciutte, ma un contesto di stabilità perentoria è oltremodo illusorio e irrisorio. Anche nelle giornate apparentemente più innocue, il temporalino pomeridiano-serale sarà sempre in agguato. E, talvolta, l’agguato sarà pure prolungato".

C'è però una buona notizia: fino a domenica 14 giugno il maltempo concederà un armistizio. "Pioverà poco e quasi solo a ridosso dei rilievi, le temperature massime, nubi a zonzo permettendo, risaliranno decise fino a guadagnare i 25-26-27 e forse 28 e forse 29°C".

Maltempo a Milano: ecco perché piove sempre

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Foto - Il grafico elaborato dal Centro Meteorologico Lombardo

La figura stabilizzante per antonomasia, il buon caro Anticiclone delle Azzorre, è smarrito in pieno Atlantico — spiegano i meteorologi sulla pagina Facebook con il loro piglio canzonatorio —. Forse è timido e timoroso del coronavirus, sta di fatto che la sua posizione così defilata si associa all’ingombrante ingerenza nord-atlantica della corrente a getto canadese. Di che parliamo?"

"Immaginate un fiume d’aria fredda che, Occidentali's Karma, serpeggia allegramente alle alte latitudini, sorvola il Labrador, la Groenlandia meridionale e l’Islanda — spiegano —. La latitanza dell’alta pressione azzorriana alle colonne d’Ercole del Vecchio Continente ne consente l’affondo meridiano a ridosso delle Isole Britanniche e quindi Francia e Penisola Iberica. Normalmente, con l’avvento della stagione estiva, tali ondulazioni tendono ad essere meno ampie, nonché sono ostacolate dalla presenza semi-permanente di robuste celle d’alta pressione alle medie latitudini. In queste settimane tale resistenza in Ovest Europa è molto debole: il fianco a ponente è scoperto, mentre a sud il promontorio subtropicale africano giace sornione, mai più settentrionale del 40esimo parallelo (e menomale), al più solleticando il Mezzogiorno".

"Il flusso perturbato nord-atlantico, con queste premesse, ne approfitta immediatamente e dà sfogo ai propri istinti perturbati, veicolando a più riprese masse d’aria fresche e instabili in quota, che bussano senza sosta alle nostre Alpi, con tutte le conseguenze del caso — continuano i meteorologi —. In queste condizioni al contorno, la disponibilità estrema di irraggiamento solare (siamo prossimi al picco assoluto annuo) determina grande facilità di riscaldamento diurno dei suoli, a cui segue l’innesco di nubi cumuliformi a sviluppo verticale, con annessa e connessa produzione di rovesci e temporali dai monti al piano".

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