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Mikhail durnenkov - Teatro cue press 2018

La presentazione del libro di uno dei più ricercati e radicali drammaturghi russi Mikhail Durnenkov con una lettura scenica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Lunedì 26 novembre 2018 ore 19.00 Associazione Italia Russia Via Giulio Natta, 11 Milano (MM1 Lampugnano) Tel. 02 8056122 info@associazioneitaliarussia.it Ingresso libero Presentazione e Reading TEATRO – MIKHAIL DURNENKOV a cura di Teodoro Bonci del Bene Cue Press 2018 Coordina: Fausto Malcovati Intervengono: Teodoro Bonci del Bene, Anastasja Lobanova, Mikhail Durnenkov. Leggono: Laura Palmeri, Camilla Semino Favro, Marco Cacciola L’AUTORE Mikhail Durnenkov è uno dei giovani protagonisti della drammaturgia contemporanea russa. Nato a Tynda, in Siberia, nel 1974, nel 1995 si trasferisce a Togliatti, dando vita alla Scuola di Nuova Drammaturgia e divenendo uno dei motori principali del ‘fenomeno Togliatti’, un gruppo di autori emergenti che attirano subito l’attenzione della critica. Grazie alle sue pièce, Durnenkov si inserisce a pieno titolo nella corrente battezzata Novaja Drama (Nuovo Dramma), un gruppo di giovani drammaturghi che dagli anni novanta hanno rivoluzionato il linguaggio teatrale affrontando temi di scottante attualità. I testi di Durnenkov sono tradotti in tedesco, inglese, finlandese e bielorusso, e vengono allestiti in numerosi teatri europei. IL LIBRO La raccolta si compone di quattro opere: La guerra non è ancora cominciata, Il lago, È (più) facile smettere di fumare se sai come farlo, Cose. In questo volume emerge la forza e la ruvidità del linguaggio di Durnenkov, attraverso quattro testi teatrali molto diversi fra loro. È (più) facile smettere di fumare se sai come farlo affronta la dura e psicotica quotidianità di una Russia retrograda e alienata, e si chiude con un finale tragico, grottesco e folle in cui si rispecchia una società allo sbando completo, sia sul piano sociale che su quello (anti) ideologico. La guerra non è ancora cominciata e Il lago sono due testi di finzione, in cui non viene specificato alcun tipo di contesto storico e geografico. Il primo è un’antologia di brevi novelle teatrali, il secondo è una strana fiaba contemporanea, con elementi di linguaggio cinematografico. Entrambi hanno in comune l’ironia sferzante, il paradosso, la critica impotente alla società. Cose, è un testo che non ha struttura, personaggi. Costituisce l’esito di un laboratorio di scrittura tenuto da Durnenkov, ed è considerato dall’autore un’appendice a La guerra non è ancora cominciata. Nei testi di Durnenkov incombe l’ombra di un’apocalisse imminente, che può essere affrontata solo con ironia e sprezzante cinismo. TEODORO BONCI DEL BENE, traduttore e curatore del volume, è nato a Fano nel 1984, ha studiato alla scuola del Teatro d’Arte di Mosca (MXAT) come attore,. Nei cinque anni della sua permanenza in Russia ha recitato in numerosi spettacoli e realizzato il suo primo lavoro di regia, Crux Fidelis, liberamente ispirato a Delitto e Castigo di Dostoevskij. Negli stessi anni ha collaborato come organizzatore ai festival di teatro contemporaneo Territorija, NET (Nuovo Teatro Europeo), e Gavroche. Nel 2009 è statoil protagonista del monologo Cose dell’altro mondo, presentato al festival internazionale di monologhi SOLO del teatro STD di Mosca. Sempre nel 2010 fonda a Rimini la compagnia Big Action Money,e recita come attore per diverse compagnie, fra cui Teatro de gli Incamminati e Marche Teatro. Lavora per il Teatro delle Briciole a Parma, recitando in un mologo diretto da Letizia Quintavalla. Questo lavoro lo porta a partecipare al progetto Dagoretti drama School di Nairobi (diretto da Marco Baliani e Letizia Quintavalla), in qualità di formatore teatrale. Nel 2013 assieme a Fabio Biondi, direttore artistico de l’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, ha firmato il progetto Cantiere Vyrypaev, a cui lavora con la sua compagnia, Big Action Money. All’interno di questo progetto realizza la traduzione di cinque testi di Ivan Vyrypaev, vincendo il premio DARTS con UFO. Successivamente mette in scena Kislorod, con la partecipazione di Emanuele Valenti, e Illusioni, che debutta al Vie festival di Modena. Nel maggio 2016 al Teatr.doc di Mosca presenta la performance Manifesto. Nel giugno 2017 firma la regia di Ossigeno di Vyrypaev, e nel gennaio 2018 quella di Gioie e Dolori nella vita delle Giraffe, una produzione ERT sul testo di Tiago Rodrigues. “In questo volume emerge la forza e la ruvidità del linguaggio di Durnenkov, attraverso quattro testi teatrali molto diversi fra loro. “È (più) facile smettere di fumare se sai come farlo” affronta la dura e psicotica quotidianità di una Russia retrograda e alienata, e si chiude con un finale tragico, grottesco e folle in cui si rispecchia una società allo sbando completo, sia sul piano sociale che su quello (anti) ideologico. “La guerra non è ancora cominciata” e “Il lago” sono due testi di finzione, in cui non viene specificato alcun tipo di contesto storico e geografico. Il primo è un’antologia di brevi novelle teatrali, il secondo è una strana fiaba contemporanea, con elementi di linguaggio cinematografico. Entrambi hanno in comune l’ironia sferzante, il paradosso, la critica impotente alla società. “Cose”, è un testo che non ha struttura, personaggi. Costituisce l’esito di un laboratorio di scrittura tenuto da Durnenkov, ed è considerato dall’autore un’appendice a La guerra non è ancora cominciata. Nei testi di Durnenkov incombe l’ombra di un’apocalisse imminente, che può essere affrontata solo con ironia e sprezzante cinismo. Per tradurre Durnenkov è necessario prima di tutto buttare via il vocabolario. Durnenkov non scrive sempre allo stesso modo. Alcuni dei suoi testi sono quasi “educati”, altri invece presentano un linguaggio quasi anti-letterario. Proprio in questi casi la lingua parlata dai suoi personaggi è quella delle periferie russe, quella delle panchine di parchi abbandonati e dei sottoscala umidi. Chi studia il russo sa bene che esiste una lingua parallela a quella studiata nelle università: si tratta di un sub-linguaggio incredibilmente ricco e creativo, fatto di parolacce, volgarità e neologismi. Questa lingua alternativa, che si rimpasta continuamente, non ha un equivalente in Italiano. L’unico modo per avvicinarsi all’effetto originale è quello di infrangere continuamente la concordanza dei tempi ed evitare il più possibile i congiuntivi. Il tentativo dovrebbe essere quello di imitare la lingua di strada, quella lingua che di solito si parla ma non si scrive, la lingua di quella Russia a cui solo pochi drammaturghi contemporanei hanno il coraggio di dare voce.” (Teodoro Bonci del Bene) READING: Laura Palmeri nasce a Cattolica nel 1989. Nel 2014 si diploma nella scuola del Piccolo Teatro di Milano. Negli anni seguenti lavora con numerosi registi, fra cui Emiliano Branzino, Andrea Chiodi, Walter Le Moli e Carmelo Rifici. Nel 2016 collabora con il pianista Alexander Romanovskj in occasione del premio di poesia dedicato a Bella Achmadulina. Gli ultimi anni la vedono coinvolta in numerose produzioni del Teatro Due di Parma. Camilla Semino Favro Nata nel 1986 a Torre del Greco, nel 2008 si diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano Giovanissima si cimenta sui palcoscenici di Roma, Torino e Milano, diretta da registi quali Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Gabriele Lavia, Serena Sinigaglia, Mimmo Sorrentino e tanti altri. Il suo esordio al cinema arriva nel 2012 con il film Diaz - Don't Clean Up This Blood di Daniele Vicari. Nel 2014 prende parte al film di Nanni Moretti Mia madre. Nel 2017 entra a far parte del cast della serie tv 1993. Marco Cacciola Attore, a volte regista, ma soprattutto attore. Lavora con molti artisti nazionali e internazionali. Lunedì 26 novembre 2018 ore 19.00 Associazione Italia Russia Via Giulio Natta, 11 Milano (MM1 Lampugnano) Tel. 02 8056122 info@associazioneitaliarussia.it Presentazione e Reading TEATRO – MIKHAIL DURMNENKOV a cura di Teodoro Bonci del Bene Cue Press 2018 Coordina: Fausto Malcovati Intervengono: Teodoro Bonci del Bene, Anastasja Lobanova, Mikhail Durnenkov. Leggono: Laura Palmeri, Camilla Semino Favro, Marco Cacciola

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