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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Roberto Formigoni è stato giudicato colpevole di diffamazione

Il governatore della Lombardia diffamò a mezzo stampa i Radicali, accusandoli di aver manipolato le firme raccolte a sostegno della sua lista per le regionali del 2010

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è stato condannato per diffamazione a mezzo stampa perché avrebbe accusato i Radicali della lista Bonino-Pannella di aver manipolato le firme raccolte a sostegno della sua lista per le regionali del 2010. 

Il giudice Carmen D’Elia ha condannato il governatore a 900 euro di multa e 110 mila euro di risarcimento. Il pm aveva chiesto un anno di carcere e 500 euro di multa. Il magistrato, ha stabilito un risarcimento a carico di Formigoni di 30 mila euro per Marco Cappato, 30 mila per Lorenzo Lipparini e 50 mila a favore del partito rappresentato da Marco Pannella. Decisa anche pubblicazione sentenza sul 'Corriere della Sera'.

E l'ennesimo problema in questo periodo "nero" per il presidente della Regione Lombardia. Secondo l'accusa, il governatore lombardo aveva accusato con una serie di dichiarazioni alla stampa nel marzo 2010 il partito di Marco Pannella di "avere ordito un complotto" contro di lui, incolpandoli di avere manipolato le firme poste a sostegno della sua lista per "escludere il centrodestra" dalle regionali del 2010.

Secondo il pm, Formigoni non meritava le attenuanti generiche, perché anche dopo l'esplosione dell'ormai nota inchiesta della procura di Milano sulla presunta falsità di centinaia di firme, non aveva mai "riqualificato quelle affermazioni offensive". A Formigoni, assistito dall'avvocato Mario Brusa, invece, il giudice ha concesso le attenuanti. 

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