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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Aborto, Lega: "Fondi solo a chi è in Lombardia da 5 anni"

Carugo (Ncd): "Vita è un valore non negoziabile, campagna contro immigrati non può essere fatta su pelle dei bambini che aspettano di nascere"

Sull'aborto è scontro in regione tra Lega Nord e Nuovo centrodestra. Motivo, il fondo "Nasko", che serve per aiutare e sostenere nuclei familiari o mamme in difficoltà economica. L'intenzione dell'assessore Maria Cristina Cantù è quella di limitare l'accesso al fondo introducendo criteri più restrittivi.

La polemica verte soprattutto sulla residenza in Lombardia, che da un anno verrebbe portata a cinque anni. Nuovo anche il limite Isee, che da 12 mila viene abbassato a 7.700 per i nuclei familiari e alzato a 15 mila euro per le mamme sole.

"Dobbiamo sostenere le donne che vivono in Lombardia e pagano le tasse in Lombardia, non possiamo salvare l'umanità intera", ha spiegato a chiare lettere l'assessore Cantù in commissione sanità presentando la riforma. Parole che non sono piaciute al Pd e al Movimento 5 Stelle, ma nemmeno a parte della maggioranza: Stefano Carugo (Ncd) promette battaglia definendo "irricevibile" la proposta della Cantù.

Secondo Carugo, "la vita è un valore non negoziabile. La campagna elettorale della Lega contro l'immigrazione non può essere fatta sulla pelle di bimbi che aspettano di nascere". E per il suo collega di partito Mauro Parolini, "ogni criterio che rende meno efficace questa norma ci vedrà sempre contrari. Si parla di una vita umana messa a repentaglio per motivi economici: vogliamo che venga speso ogni euro possibile per evitarlo".

Dall'ottobre 2010 (momento di istituzione del fondo "Nasko") ne hanno beneficiato 4.900 donne, di cui il 40% tra i 18 e i 30 anni e quasi il 50% tra i 30 e i 40 anni. Circa la metà delle beneficiarie era residente in Lombardia da più di sette anni, mentre quasi il 35% lo era da meno di cinque e dunque, con i nuovi criteri, non avrebbe avuto accesso al fondo. Il 71% delle donne è di nazionalità straniera.

MOVIMENTO 5 STELLE - Paola Macchi, consigliera 5 Stelle, la pensa in modo diametralmente opposto: "M5s Lombardia - dichiara - è contrario ai fondi Nasko e Cresco: la maternità delle madri va tutelata indipendentemente da una annunciata e certificata volontà di rinunciare all'aborto", mentre appunto i due fondi nascono per sostenere le donne che avrebbero abortito per motivi economici.

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