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Scintille in consiglio, iniziata la guerra sull'addizionale

Prima dell'intervento di Tabacci è guerra tra Pdl e il presidente Rizzo. La Moratti: "Fanno il piano generale delle tasse"

Scintille all'avvio della seduta di oggi pomeriggio del consiglio comunale, con toni molto accesi da parte del Pdl che ha chiesto, con De Corato e Masseroli, pareri tecnici al segretario generale in merito alla possibilità o meno di discutere nello stesso dibattito due diverse delibere (quella sulla variazione di bilancio e quella sull'introduzione dell'addizionale). Il presidente Basilio Rizzo ha fatto infuriare ancora di più il consigliere del Pdl Gallera cercando di liquidare la protesta dell'opposizione affermando: "Vi concedo qualche minuto di ricreazione". Carmela Rozza, capogruppo del Pd, ha dichiarato che il centro-destra "non ha evidentemente argomenti sul merito della questione e tenta di non far discutere la delibera sull'Irpef".

L'opposizione ha promesso che presenterà un migliaio di emendamenti e ha aggiunto oggi in consiglio che impugnerà al Tar la delibera sull'Irpef se verrà discussa congiuntamente a un'altra.

Obiezione anche da parte del consigliere del Nuovo Polo Manfredi Palmeri: "Non è possibile - ha detto l'ex presidente del consiglio comunale - che la conferenza dei capigruppo decida un ordine dei lavori che poi l'ufficio di presidenza sovverte appena prima l'inizio della seduta".

Dopo la bagarre è intervenuto l'assessore Tabacci a difesa dell'introduzione dell'addizionale Irpef, ricordando le difficoltà nel mantenere il Patto di Stabilità enunciate dai revisori dei conti. Tabacci ha poi sottolineato che le valutazioni economiche sulle quote di Serravalle (170 milioni) e Sea (126 milioni) erano e sono rischiose: "Abbiamo aperto il bando per la vendita di Serravalle senza trovare compratore perché frattanto la società s'era andata impoverendo. E i 126 milioni messi a bilancio per la vendita delle quote di Sea corrispondono a un dividendo straordinario che può non esserci".

Infine un accenno all'addizionale Irpef. "Nell'intera Lombardia quasi tutte le città hanno l'addizionale e la stessa cosa accade per tante altre città importanti d'Italia, dove l'esenzione, se c'è, arriva a 10mila - 15mila euro. Noi - ha affermato Tabacci - poniamo un'esenzione molto al di sopra, senza per questo pretendere di stabilire il confine tra povertà e ricchezza. E' un limite che si può discutere e che serve per iniziare il ragionamento, e nel contempo a garantire un certo gettito".

Dura la replica dell'ex sindaco Letizia Moratti: "Noi come primo atto, nel 2006, a luglio, abbiamo fatto un piano generale di sviluppo per spiegare che cosa avremmo fatto durante la nostra amministrazione. La giunta è come se avesse fatto un piano generale delle tasse. A mio avviso è gravissimo che una manovra di aumento delle tasse non sia accompagnata dalla spiegazione sugli interventi che si andrebbero a finanziare".

La Moratti ha precisato anche che un aumento del biglietto dell'Atm era un'ipotesi tecnica che lei non ha mai voluto prendere in considerazione. Nel merito, Letizia Moratti ha detto di essere "disorientata" rispetto alla "mancata programmazione della giunta" e ha definito "iniqua" la manovra perché va nella direzione di disincentivare l'uso del trasporto pubblico e di colpire indiscriminatamente la metà dei milanesi senza considerare se ci sono familiari a carico o no.

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