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Speronato e aggredito in strada il sindaco di Uboldo Guzzetti, famoso "anti no vax"

Il primo cittadino è stato tamponato da un uomo martedì pomeriggio. Poi l'aggressore è sceso dall'auto e gli ha tirato due pugni

Aggredito per la strada - mentre guidava - Lorenzo Guzzetti, sindaco di Uboldo (nel Saronnese), famoso in tutta Italia per la fermezza con cui ha difeso l'obbligo di vaccinazione per i bambini decretato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin.

L'agguato nel pomeriggio di martedì 19 settembre, intorno alle sei, in via Padania, alla periferia di Uboldo. Un uomo ha tamponato la vettura del primo cittadino, facendola finire fuori strada. Il conducente è poi sceso dalla sua auto, ha raggiunto Guzzetti, gli ha tirato uno o due pugni e poi è fuggito.

Guzzetti, medicato dai sanitari del 118, è stato portato al pronto soccorso di Saronno e poi dimesso con alcuni giorni di prognosi per le lesioni riportate. Sull'episodio indagano i carabinieri di Saronno: occorre verificare sia l'identità dell'aggressore sia le ragioni.

Guzzetti, il sindaco "anti no-vax"

Il primo cittadino di Uboldo era diventato famoso, in tutta Italia, per la risposta indirizzata ad una donna che gli aveva chiesto di emanare un'ordinanza di sospensione del decreto Lorenzin sulla vaccinazione obbligatoria per i bambini che frequentano le scuole. Lui stesso aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook la risposta (molto "diretta") alla sua concittadina: «Mi scusi se io mi fido della scienza e di commissioni mediche che hanno determinato questa scelta perché un branco di idioti, sventolando il vessillo della "libertà di scelta", ha deciso dopo essersi informata da delle Vanna Marchi della medicina o da Google che il proprio figlio non doveva essere vaccinato».

Questa una delle frasi di Guzzetti alla concittadina uboldese, che aveva aggiunto che «per fare i genitori bisogna esseri genitori dentro» e, per questo, la legge doveva avere la mano ancora più pesante: «Non solo bisogna vietare a questi bambini di accedere nelle scuole di ogni ordine e grado. Nella legge bisognava imporre ai sindaci di togliere d’ufficio la patria potestà a genitori come lei».

La reazione dei "no vax" e dei "free vax" non si era fatta attendere. Guzzetti era stato subissato da critiche, insulti e perfino minacce di morte per sé e i figli («spero tanto che se mai avrai figli quando li andrai a vaccinare ti schiattino davanti str...», una delle frasi ricevute nei commenti su Facebook). E poi il social network gli aveva bloccato il profilo, evidentemente perché nel frattempo diversi "no vax" lo avevano segnalato. 

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